Il Partito Comunista non voterà alcun messaggio che prevede di scendere sotto i 20 fr./h. Una posizione condivisa anche da MPS-POP-Indipendenti
BELLINZONA - La Commissione della Gestione e delle Finanze del Gran Consiglio ha raggiunto un compromesso, ieri, sul tema del salario minimo: un salario orario tra i 19.00 e i 19.50 franchi a partire dal 2021 e di uno tra i 19.50 e i 20.00 franchi a partire dal 2023. Una terza forchetta che arrivi ai 20,25 franchi, della quale al momento non c'è sicurezza, è prevista solo per la prossima legislatura.
«Un periodo di attesa troppo lungo», commenta il Partito Comunista, il quale sostiene un salario minimo mensile di 4’000 franchi (1’000 per gli apprendisti). «Avevamo detto fin dall’inizio delle trattative (e ancora in campagna elettorale) che, seppur disposti a trovare un compromesso, non potevamo assolutamente scendere sotto i (comunque bassi) 20 fr./h». Per «coerenza» con quanto promesso alla cittadinanza, il PC annuncia quindi che non voterà alcun messaggio che si discosta da tale limite.
I comunisti deplorano inoltre l’atteggiamento anti-sociale dei partiti della maggioranza borghese «che si sono resi esecutori dei diktat di quella parte di padronato che vuole continuare ad avere la libertà di assumere frontalieri sottopagati per aumentare i propri margini di guadagno». Al contempo, esprimono comprensione per quei commissari che hanno ritenuto di firmare il rapporto «solo per evitarne uno ancora più umiliante per i lavoratori e finirla con le lungaggini che hanno caratterizzato questo dossier».
MPS: «Conseguenze drammatiche» - Una posizione, quella del PC, condivisa pure gruppo MPS-POP-Indipendenti. 3'237 franchi al mese è un salario del 41% al di sotto del salario mediano che, in Ticino, nell’ultimo rilevamento
del 2016 era di 5'563 - evidenzia il gruppo - e che «non permetterà a nessuno di vivere». «Le conseguenza, sul medio termine, potrebbero essere drammatiche. È evidente che un salario minimo legale così basso non solo non combatterà il dumping salariale, ma concorrerà promuoverlo ulteriormente. In altri termini questo livello così basso attrarrà verso di sé, verso il basso, tutto il sistema salariale cantonale», si legge in una nota stampa.