Lorenzo Quadri sottopone una mozione al Consiglio federale, affinché presenti una proposta di legge per invitare chi si trova qui da meno di 5 anni a lasciare il paese se a carico di aiuti sociali
BERNA - «Come mai loro, che sono stato membro UE, possono, mentre a noi i legulei spalancatori di frontiere vengono a dire che “sa pò mia” e che gli svizzerotti devono mantenere tutti?». È con questa frase che Lorenzo Quadri ha anticipato su Facebook la mozione inoltrata al Consiglio federale. Con “loro” il deputato ticinese si riferisce alla Germania in cui l’immigrato UE, se disoccupato e dopo aver esaurito il sussidio alla disoccupazione (6 mesi) e quello all’aiuto sociale (altri 6 mesi), se non risiede nel Paese da almeno 5 anni viene “invitato” ad andarsene.
Quadri chiede al Consiglio federale di presentare una proposta di legge che preveda - analogamente a quanto avviene in Germania - che al più tardi dopo sei mesi trascorsi a carico dell’assistenza sociale i cittadini UE immigrati in Svizzera da meno di cinque anni siano tenuti a lasciare il Paese e non abbiano comunque diritto ad altri aiuti sociali.
«La libera circolazione delle persone non va intesa come libertà di immigrazione nello Stato sociale dei Paesi firmatari - conclude il consigliere nazionale -. Le regole restrittive sono applicabili anche in Svizzera, dove però purtroppo alcune istanze giudiziarie con discutibili sentenze sembrano far derivare dalla libera circolazione delle persone un diritto a rimanere in Svizzera “a prescindere”».