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CANTONEApertura dei negozi, Vitta: «E ora troviamo un accordo»

28.02.16 - 17:23
Il direttore del DFE: «Parti sociali, trovate una soluzione condivisa, affinché non siano i tribunali a farlo»
Apertura dei negozi, Vitta: «E ora troviamo un accordo»
Il direttore del DFE: «Parti sociali, trovate una soluzione condivisa, affinché non siano i tribunali a farlo»

BELLINZONA - Le prossime che verranno saranno settimane decisive per il futuro del commercio ticinese. Il «chiaro Sì» del popolo all'estensione degli orari di apertura dei negozi (approvato dal 59,2% dei votanti) rappresenta, come ha sottolineato il Consigliere di Stato Christian Vitta, «un chiaro segnale di fiducia al settore e per il futuro dell'economia ticinese».

Con la votazione di oggi, il popolo ha accettato, in definitiva, la decisione del Gran Consiglio di estendere gli orari di apertura di mezz'ora a patto che vi sia una regolamentazione sulle condizioni di lavoro e salariali in un settore, quello della grande distribuzione e del commercio al dettaglio in generale, che soffre della concorrenza dei prezzi e della varietà dei prodotti offerti oltrefrontiera.

Gli svizzeri, stando a un recente studio pubblicato dall'istituto di ricerche di mercato Gfk, nel 2015 hanno speso all'estero quasi 11 miliardi di franchi. Il Ticino si è assistito ad un boom di acquisti oltre frontiera che ha raggiunto, nel 2015, un valore pari a 514 milioni di franchi.

Vista la situazione economica e sociale di un Cantone che da anni discute sulle soluzioni da attuare per ritrovare il rilancio dei commerci e degli affari, il direttore del DFE auspica che le parti sociali trovino un accordo in tempi brevi nell'interesse di tutta la collettività. «Come si metteranno le cose lo si vedrà subito, dalle prime battute - ha dichiarato Vitta raggiunto telefonicamente nel pomeriggio di domenica - Le parti sociali si assumano le proprie responsabilità e cerchino una soluzione concordata per il raggiungimento di un accordo utile a trovare gli estremi di un contratto collettivo di lavoro».

Il pericolo, già paventato più volte durante la campagna elettorale, è che, in caso di fallimento delle trattative, siano i tribunali a decidere. «E ciò comporterebbe l'apertura di un ulteriore periodo di incertezza», avverte Vitta, che aggiunge: «i tribunali potrebbero far passare la legge senza Contratto collettivo di lavoro oppure fare cadere tutto». «Questo pericolo io lo vorrei scongiurare», ha continuato il direttore del DFE, che ha voluto evidenziare quanto l'approvazione del popolo ticinese di questa nuova legge avvenga in un contesto difficile e di grandi cambiamenti per l'economia cantonale. «Si è voluto dare un segnale di fiducia all'economia», ha detto il Consigliere di Stato, non soltanto in materia di orari di apertura dei negozi, ma anche per quanto riguarda il raddoppio della galleria del San Gottardo, approvato dai ticinesi con il 57,8% di voti favorevoli. «Su quest'ultimo punto - ha concluso Vitta - si è evitata una fase di incertezza che la chiusura avrebbe portato con sé».

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COMMENTI
 

Numeri primi 8 anni fa su tio
La votazione è passata ora tutti aspichiamo che l'accordo venga preso in tempi brevissimi. Facciamo per fine marzo 2016!!!
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