Le vendite hanno stagnato in Europa, dopo un primo trimestre difficile, mentre hanno guadagnato il 27,6% in America e il 7,3% nella regione Asia-Pacifico.
Ciononostante l'utile netto e quello operativo EBITDA sono diminuiti: il primo si è ridotto di circa 3,4 milioni di franchi a 7,1 milioni, il secondo di 3,2 milioni a 18,2 milioni. La contrazione è conforme a quanto annunciato dalla ditta a fine luglio.
Sulla redditività - viene spiegato nel comunicato - pesano costi di sviluppo, l'introduzione della nuova piattaforma modulare, l'integrazione degli impianti negli Stati Uniti del fabbricante americano di elementi per nastri trasportatori Portec rilevato nel giugno dell'anno scorso e un nuovo centro di competenze ad Atlanta (USA). Sull'insieme dell'esercizio in corso, queste spese a carattere unico dovrebbero ammontare a circa 5 milioni di franchi.
Per il resto dell'anno, Interroll si attende un ambiente marcato da differenze di sviluppo secondo i mercati. Il gruppo ticinese prevede un miglioramento della situazione in Europa sia nel secondo semestre che nel 2015; a ciò si affianca una maggiore fiducia dei clienti già avvertita a partire dal mese di maggio.