Truffa supercar, indagati anche due avvocati

Uno è attivo a Lugano, l'altro è un cittadino italiano residente in Ticino che ha ottenuto un permesso di soggiorno B in maniera fittizia.
Uno è attivo a Lugano, l'altro è un cittadino italiano residente in Ticino che ha ottenuto un permesso di soggiorno B in maniera fittizia.
LUGANO - Si arricchisce di un ulteriore capitolo la vicenda giudiziaria sull'acquisto in leasing di numerose auto di lusso.
In mattinata, lo ricordiamo, era stato reso noto che diverse persone, di cui due attualmente in carcere (un 50enne italiano residente in Lombardia e un 43enne italiano con domicilio nel Mendrisiotto), avevano messo in piedi un sofisticato sistema per acquistare, noleggiare e rivendere oltre 150 supercar.
Le ipotesi di reato comprendevano truffa, appropriazione indebita, amministrazione infedele, cattiva gestione, omissione della contabilità e riciclaggio di denaro.
Ora, come anticipato dalla Rsi, si apprende che tra gli indagati ci sono anche due avvocati, uno attivo a Lugano. L'altro è un cittadino italiano residente in Ticino, che ha ottenuto un permesso B tramite un contratto di lavoro fittizio. Il suo studio legale si trova a Mendrisio (nel frattempo è stato chiuso) ed è lì che è stata domiciliata buona parte delle aziende che hanno partecipato alla maxi-truffa.





Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.
Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.
Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!