Ricattate tre aziende. Soldi in cambio dello sblocco dei dati informatici. Un imprenditore ticinese ha pagato
LUGANO - Hacker che bloccano i dati informatici delle aziende e poi chiedono un "riscatto" per sbloccarli. Sembrano storie da film, e invece è quanto sarebbe accaduto a tre aziende ticinesi. Ne dà notizia oggi il Caffè della domenica che scrive di un "attacco rapido" contro tre aziende ticinesi "che ha messo fuori uso i sistemi attraverso sofisticati virus".
Una società ricattata avrebbe pure pagato e ha potuto riprendere subito l'attività, le altre invece hanno dovuto chiamare in soccorso degli specialisti per una bonifica del sistema informatico.
Si tratta di una vera e propria estorsione via web che porta il nome di "ransomware", una sorta di "sequestro" lampo con riscatto immediato.
Stando a quanto scrive il giornale gli imprenditori colpiti, sono tutti molto conosciuti. Hanno ricevuto via email una richiesta di denaro da parte degli hacker. Solo così avrebbero potuto impossessarsi di nuovo dei loro dati. Uno dei tre imprenditori ha preferito pagare subito e in pochi minuti il suo sistema è stato sbloccato e ha potuto riprendere e lavorare. Altre società, invece, si sono salvate grazie al backup, cioè la copia dei dati.