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L'uomo delle giostre riaccende il Luna Park

Un altro giro estivo per Michele Pellerani che racconta il suo anno fermo e la volontà di ripartire.
Glamilla
L'uomo delle giostre riaccende il Luna Park
Un altro giro estivo per Michele Pellerani che racconta il suo anno fermo e la volontà di ripartire.
«Sono fiducioso perché vedo che i giovani e le famiglie hanno voglia di uscire e svagarsi. Il nostro resta un divertimento sano. E non è poco»
AGNO - Giostrare significa anche - dizionario alla mano - destreggiarsi abilmente tra mille difficoltà. Riuscire a farlo senza giostre è stata l'impresa di Michele Pellerani, 63 anni, discendente di una famiglia che dal 1915 è si...

AGNO - Giostrare significa anche - dizionario alla mano - destreggiarsi abilmente tra mille difficoltà. Riuscire a farlo senza giostre è stata l'impresa di Michele Pellerani, 63 anni, discendente di una famiglia che dal 1915 è sinonimo di divertimento in fiera. Ma soprattutto da decenni anima e promotore del Luna Park in Ticino.

Le tappe della "via lucis" - Per chi è alla ricerca delle estati di una volta, o almeno di un ricordo, è una buona notizia. Le giostre torneranno ad Agno il prossimo 9 luglio e vi rimarranno accese fino al 31, poi il “carrozzone” si trasferirà prima a Bellinzona (13 agosto-5 settembre) e quindi a Locarno (10-26 settembre). Poi si vedrà. Sono le tappe della “via lucis” di Pellerani e dei suoi collaboratori. Un tour ridotto, per chi iniziava a marzo, con San Provino, e terminava in autunno con San Martino. Ma pur sempre un tour. 

Regole ormai testate - Il primo successo è stato convincere le autorità comunali: «Ma le condizioni erano date, visto che tutte le attività ormai hanno potuto ripartire. Le modalità sono quelle che ormai tutti conoscono: il rispetto delle distanze, l’uso del disinfettante sulle giostre. Il fatto che sia stato tolto l’obbligo della mascherina all’aperto è un altro segnale che tranquillizza» dice Pellerani. 

Il tempo di un giro - «In più - continua il giostraio malcantonese - siamo tenuti a rispettare la regola dei 15 minuti, il tempo massimo in cui uno può stare nella stessa gondola della giostra assieme a un'altra persona. Visto che il giro in media dura tre minuti, il limite è ampiamente rispettato. Già lo scorso anno, non abbiamo avuto problemi di contagi».

L’aiuto light - I problemi semmai sono arrivati dopo, nel periodo del blocco delle attività imposto dalla Confederazione. «Qualcosina dallo Stato è arrivato, ma sto usando ancora i miei risparmi. Senza polemizzare ricordo che Berna aveva indicato un 20% di rimborso sulla cifra d’affari 2018/19. Alla fine in Ticino, per la mia categoria, è stato applicato solo il 6%. Un “aiutino” di rigore».

Il passaggio futuro del testimone - «La mia intenzione, due anni fa, - continua Pellerani - era quella di passare il testimone dopo la stagione 2021. La pandemia ha scompaginato i piani e chiaramente non ho ancora trovato nessuno che mi ritirasse l’attrezzatura. Spero davvero che la tradizione in Ticino possa continuare anche dopo di me». Il fascino è quello di «una vita in movimento, con orari e altre regole. È un mondo un po’ a parte».

Riveder le stelle - L’entusiasmo e la voglia per un nuovo giro di giostra sono però quelli di sempre: «Sono fiducioso perché vedo che i giovani e le famiglie hanno voglia di uscire e svagarsi. Il nostro resta un divertimento sano. E non è poca cosa. Il Luna Park regala all’estate quella magia dell’incontrarsi sotto le stelle».

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