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CANTONENasce Ritom SA

31.08.15 - 16:19
Di proprietà delle FFS e del Cantone, la SA attribuirà l'incarico per la progettazione del nuovo impianto entro la fine dell'anno
Nasce Ritom SA
Di proprietà delle FFS e del Cantone, la SA attribuirà l'incarico per la progettazione del nuovo impianto entro la fine dell'anno

QUINTO - Oggi nasce Ritom SA. Proprietari della Società Anonima con sede a Quinto, come previsto dall'accordo di principio siglato tra le parti alla fine del 2010, sono le Ferrovie Federali Svizzere (FFS) con una quota del 75% e il Canton Ticino, a cui va il 25% ed è titolare della concessione per lo sfruttamento idroelettrico delle acque del Ritom fino al 2094.

Come si legge in una nota congiunta diramata lunedì pomeriggio dal Cantone, dall'AET e dalle FFS, "la costituzione della società segue l’approvazione della domanda di concessione per lo sfruttamento delle acque del Ritom decisa dal Gran Consiglio ticinese lo scorso 24 marzo e dà il via alla progettazione definitiva per la realizzazione del nuovo impianto".

Nel Consiglio di Amministrazione della società siedono i rappresentanti delle FFS, del Cantone e dell’Azienda Elettrica Ticinese (AET), quest’ultima incaricata di gestire e valorizzare la quota cantonale dell’impianto.

La fase di realizzazione del nuovo impianto entra ora nel vivo: Ritom SA attribuirà l’incarico per la progettazione entro la fine dell’anno mentre l’avvio dei lavori è fissato per il 2017, a cento anni esatti dalla costruzione della centrale attuale. Il nuovo impianto entrerà in servizio nel 2021.

La nuova centrale del Ritom

Il nuovo impianto sostituirà l’attuale centrale delle FFS, realizzata nel 1917 e alimentata dall’omonimo lago. Il progetto prevede la posa di due generatori da 60 MW e di una pompa che permetterà di valorizzare le capacità dei bacini del Ritom e di Airolo.
L’efficienza delle tecnologie impiegate consentirà di aumentare la potenza dell’impianto diminuendo l’apporto di acqua attraverso lo smantellamento della presa Canaria.

Ai piedi della centrale verrà inoltre realizzato un bacino di demodulazione di 100'000 m3 che permetterà di mitigare gli effetti dovuti ai deflussi minimi e massimi.

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