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BELLINZONA - Nuove discariche in vista ma anche esportazione nella vicina Lombardia. Parliamo di materiali inerti la cui produzione in Ticino è aumentata del 60% dal 2007 al 2010. Quantità enorme che comincia a preoccupare il Dipartimento del Territorio che rilancia le possibili soluzioni. Tra queste la messa in appalto della gestione della discarica di Magadino-Quartin, che aprirà nel 2012 e la proposta di nuove aperture a Riviera e Bassa Leventina.
Nel Sottoceneri invece è già prevista la nuova discarica di Monteggio mentre è incorso l’analisi per l’utilizzazione e l’ampliamento della discarica di Stabio.
Tra le altre soluzioni prospettate c’è quella dell’esportazione di materiale non inquinato in Lombardia e nelle altre province italiane vicine. In questo caso il materiale sarebbe utilizzato per colmare le ex cave di sabbia e ghiaia.
Il Dipartimento tuttavia è preoccupato in quanto nonostante tutto, con una tale quantità di inerti, il rischio è la chiusura entro il 2012 di Personico e Stabio. Per quest’ultima si prevede un ampliamento immediato considerato che il secondo ampliamento è stato già colmato dal materiale con un anticipazione di 2 anni circa rispetto alle previsioni. Per le altre due discariche Gnosca e Mezzovico-Rivera le volumetrie residue permetteranno di far fronte al fabbisogno del settore edile ancora per 8 e 4 anni rispettivamente.
Misure preventive – Il Dipartimento in ogni caso sta cercando di adottare misure preventive, in primo luogo introducendo limitazioni d’apporto legate ai quantitativi e al comprensorio. Inoltre, al fine di evitare il deposito in discarica. Il Dipartimento sta incoraggiando al riciclo di tale materiale La Divisione delle Costruzioni infatti attraverso un criterio di aggiudicazione degli appalti pubblici stradale incentiva il riciclaggio dei rifiuti edili mentre si stanno pianificando anche i punti dei centro logistici dove riciclare il materiale. A breve sarà realizzato un sito denominato “Borsa dei materiali” tramite il quale gli imprenditori potranno segnalare le proprie disponibilità e i fabbisogni di materiale di scavo in modo da sfruttare le sinergie e i reali bisogni delle aziende.
