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SVIZZERAIl caro benzina in Parlamento

27.05.22 - 10:03
Ecco i temi che saranno discussi a Berna, dal prossimo lunedì, durante la sessione estiva delle Camere federali
20min/Simon Glauser
Fonte ATS
Il caro benzina in Parlamento
Ecco i temi che saranno discussi a Berna, dal prossimo lunedì, durante la sessione estiva delle Camere federali

BERNA - Diversi grossi dossier attendono i parlamentari alla sessione estiva delle Camere federali che inizia lunedì. Tra questi figurano due iniziative popolari sui costi della salute, con i relativi controprogetti, la riforma del Secondo pilatro nonché alcuni temi legati all'ambiente. Ci sarà anche tempo per parlare del caro benzina. Lunghe discussioni sono anche attese in merito alla guerra in Ucraina e alle conseguenze per la Svizzera.

Quest'ultimo tema sarà in particolare dibattuto durante la modifica della legge sugli embarghi. Già in sede di commissione le discussioni si erano incentrate sulle conseguenze che la revisione può avere sul rispetto della neutralità, considerato in particolare il nuovo contesto creato dalle sanzioni applicate contro la Russia a seguito dell'invasione dell'Ucraina.

Budget dell'esercito - Non mancherà di suscitare accese discussioni anche la mozione della Commissione della politica di sicurezza degli Stati che chiede di aumentare progressivamente i mezzi finanziari per l'esercito fino a raggiungere l'1% del PIL (ossia da poco più di 5 miliardi di franchi all'anno a 7 miliardi). La sinistra si opporrà, ma i rapporti di forza in Parlamento non lasceranno scampo al campo rosso-verde.

Durante la sessione speciale, a inizio maggio, il Consiglio nazionale aveva approvato una mozione dal contenuto identico con 111 voti a 79. Tale denaro verrebbe speso per accelerare la modernizzazione dell'armata, sia a livello di truppe di terra che di cyberdifesa. Gli acquisti - come i mortai 16 da 12 mm -, considerati dalla maggioranza ormai maturi, verrebbero semplicemente anticipati rispetto al calendario previsto. Quest'ultimo dà infatti la priorità dell'acquisto del nuovo jet da combattimento e al sistema di difesa terra-aria Patriot.

Iniziative premi casse malattia - Non dovrebbe invece avere la stessa fortuna l'iniziativa popolare dell'Alleanza del Centro "per un freno ai costi nel settore sanitario", che la commissione e il Consiglio federale raccomandano di respingere. La proposta di modifica costituzionale vuole fare in modo che le spese evolvano in modo corrispondente all'economia nazionale e ai salari medi, e che i premi rimangano finanziariamente sostenibili.

Per l'esecutivo il nesso con l'evoluzione dei salari rappresenta una misura troppo rigida e non differenziata che non tiene conto di fattori come l'evoluzione demografica, i progressi tecnici della medicina e la dipendenza dei salari dall'andamento congiunturale. Tuttavia, visto che condivide l'obiettivo di frenare le spese, il Governo ha elaborato un controprogetto indiretto, che vuole introdurre nella legge un obiettivo sull'evoluzione dei costi.

La commissione preparatoria non ne vuole però sapere di una definizione di obiettivi per l'aumento massimo dei costi. Propone invece una serie di provvedimenti concreti, in particolare per quanto riguarda le tariffe e le analisi di laboratorio.

Anche l'altra iniziativa sui costi sanitari, quella del PS denominata "per premi meno onerosi", dovrebbe venir respinta: la commissione lo domanda con 17 voti contro 8. Il testo chiede che i premi dell'assicurazione malattie obbligatoria non superino il 10% del reddito disponibile. A tale scopo, la Confederazione e i Cantoni dovrebbero contribuire in misura maggiore alla riduzione dei premi.

E anche qui il Consiglio federale ha proposto un controprogetto, che vuole vincolare a una percentuale dei costi sanitari il contributo minimo di ogni Cantone alla riduzione dei premi. La Commissione della sanità ha approvato il controprogetto, dopo averlo emendato in alcuni punti.

Iniziative ambientali - Le Camere saranno anche chiamate a discutere di due importanti dossier legati all'ambiente. Il Nazionale dovrà in particolare affrontare il controprogetto indiretto all'iniziativa sui ghiacciai, con la quale si chiede che a partire dal 2050 la Svizzera non emetta più gas serra di quanto i serbatoi naturali e tecnici di CO2 ne possano assorbire. Entro tale data andrebbero poi vietati i combustibili fossili. Eccezioni sarebbero ammesse solo per applicazioni tecnicamente non sostituibili.

La controproposta vuole ancorare nella legge l'obiettivo delle emissioni nette di gas serra pari a zero, da raggiungere entro il 2050. Il settore degli edifici e quello dei trasporti dovranno raggiungere l'obiettivo di emissioni di CO2 pari a zero entro il 2050, mentre entro la stessa data l'industria dovrà ridurre le sue emissioni del 90%. Una serie di obiettivi intermedi dovrebbe permettere di definire un percorso di riduzione fino al 2050.

Il Consiglio degli Stati affronterà da parte sua l'iniziativa "Contro la cementificazione del nostro paesaggio" - che la commissione preparatoria raccomanda di bocciare con 7 voti contro 3 - e il relativo controprogetto. La proposta di modifica costituzionale intende porre un chiaro freno alla cementificazione delle superfici naturali e dei terreni coltivati all'esterno delle zone edificabili.

Il controprogetto mira a stabilizzare il numero di costruzioni al di fuori delle zone edificabili dando ai Cantoni un maggior margine di manovra, tenendo conto delle rispettive particolarità. Alcuni elementi della revisione della legge sulla pianificazione del territorio (LPT) integrano e concretizzano le richieste di fondo dell'iniziativa sul paesaggio.

Secondo pilastro - Un altro grosso dossier che non mancherà di far parlare di sé è la riforma del Secondo pilastro, che finirà sui banchi dei senatori il 14 giugno. Il punto centrale della riforma - adottata senza opposizioni dalla commissione - è la riduzione del tasso di conversione dal 6,8% al 6%.

Per scongiurare una eccessiva diminuzione delle rendite - l'abbassamento dell'aliquota comporterebbe infatti una loro contrazione di circa il 12% - il progetto prevede alcune misure per aumentare l'avere di vecchiaia disponibile al momento del pensionamento.

Tra queste, figura la riduzione della deduzione di coordinamento, ovvero della parte inferiore del salario che non è assicurata. La soglia d'entrata nel sistema sarà inoltre abbassata. Queste misure comporteranno un aumento dei prelievi salariali, in quanto i contributi alla cassa pensioni saranno riscossi su una parte maggiore dello stipendio. Il capitale LPP risparmiato sarà però maggiore.

Misure sono previste per la generazione transitoria. Quelle immaginate dalla commissione degli Stati sono più sostanziose di quelle adottate dal Nazionale. La commissione non ha nascosto che tale generosità è necessaria per vincere la futura votazione popolare sulla riforma.

Pirati della strada e caro benzina - I parlamentari si occuperanno anche di tutta un'altra serie di oggetti, che spaziano dall'identificazione elettronica alla definizione di stupro (violenza carnale) nel diritto svizzero, passando per la modifica della Legge sulla circolazione stradale, che vuole abbassare il periodo di ritiro minimo della patente di guida da due anni a 12 mesi per i pirati della strada.

Previste infine delle discussioni sulle richieste dello schieramento borghese di ridurre le accise sulla benzina. A tal proposito, sono più di uno gli atti parlamentari che domandano misure per contrastare l'aumento di combustibili, benzina e diesel. Per il Governo non sussiste però al momento alcuna necessità immediata di adottare misure di sgravio.

La pandemia non mancherà poi di tornare a far capolino: il Nazionale si occuperà della riduzione del debito generato dal Covid-19. Le due Camere dovranno inoltre approvare un supplemento di 2,7 miliardi di franchi al preventivo 2022 della Confederazione per le misure di lotta al coronavirus.

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