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Anche i giocattoli colpiti dalla crisi del coronavirus

Nel 2020 Franz Carl Weber ha perso 2 milioni di franchi. È però stato registrato un aumento delle vendite online
Tamedia
Fonte ATS
Anche i giocattoli colpiti dalla crisi del coronavirus
Nel 2020 Franz Carl Weber ha perso 2 milioni di franchi. È però stato registrato un aumento delle vendite online
BERNA - La catena di negozi di giocattoli Franz Carl Weber è stata fortemente toccata dalla crisi pandemica l'anno scorso. I cambiamenti di abitudini dei consumatori hanno tuttavia portato a un incremento delle vendite online. Nel 2020 la soci...

BERNA - La catena di negozi di giocattoli Franz Carl Weber è stata fortemente toccata dalla crisi pandemica l'anno scorso. I cambiamenti di abitudini dei consumatori hanno tuttavia portato a un incremento delle vendite online.

Nel 2020 la società ha perso due milioni di franchi, in particolare a causa delle restrizioni sanitarie e delle chiusure dei negozi, ha detto il suo co-proprietario Marcel Dobler in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano Le Temps.

Il giro d'affari è crollato fra il 20 e il 25%, ma l'azienda non ha beneficiato degli aiuti dello Stato per i casi di rigore, ha deplorato Dobler. Per far fronte alla difficile situazione, si è fatto appello ai crediti d'urgenza e al lavoro ridotto.

«Con il progetto attuale del Consiglio federale per il 2021, solo il 30% delle nostre spese fisse sarà coperto da aiuti, perché c'è un tetto massimo di 750'000 franchi», si è rammaricato Dobler. I costi di Franz Carl Weber sono infatti ingenti, basti pensare che per il negozio alla Bahnhofstrasse di Zurigo deve sborsare circa 300'000 franchi al mese. «Siamo locatari della società PSP che ha annunciato (...) risultati record. Buon per loro. Ma non ci ha offerto un centesimo», ha sottolineato il co-fondatore.

L'azienda, fondata nel 1881 e che conta ad oggi 18 negozi e 240 impiegati, vuole puntare maggiormente su Internet, un settore in crescita durante la pandemia. Ma «la transizione digitale indica che le vendite nei negozi fisici diminuiscono». A lungo termine «delle filiali dovranno forse essere ridimensionate, spostate o chiuse», ha sottolineato Dobler.

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