Al bando i tirapugni dai lunapark: «Simbolo di machismo e violenza»

A Basilea, la Fiera d'Autunno bandisce i tirapugni per limitare comportamenti aggressivi. Spazio solo al tradizionale colpo del martello.
BASILEA - I tempi cambiano, e ciò che ci sembrava innocuo fino a dieci anni fa, oggi assume una valenza decisamente diversa se considerati con la sensibilità più o meno condivisibile di questo momento storico. In un'epoca dove la violenza maschile è quotidianamente sulle prime pagine dei giornali, ecco che a farne le spese è un'attrazione da lune-park. Stiamo parlando dei tirapugni, o meglio del punchball, tanto per usare il termine inglese: la macchina che misura la forza di un pugno. Per anni è stato una delle attrazioni più amate – e chiassose – delle fiere. Quest'anno, alla Fiera d'Autunno che si sta tenendo a Basilea, i tirapugni sono stati messi al bando. Il motivo? «Hanno talvolta provocato comportamenti aggressivi», spiega Dominik Lachenmeier, responsabile comunicazione per la gestione di fiere e mercati a Basilea. «Abbiamo deciso di rinunciare a installarli quest’anno, sulla base di osservazioni generali fatte nelle scorse edizioni».
Una tradizione che divideva - Per decenni le macchine da pugno sono state un punto d’incontro per adolescenti e giovani uomini. Tra una risata e una sfida, i partecipanti gareggiavano a colpi di pugni per il punteggio più alto e – soprattutto – per l’attenzione del pubblico. Dietro l’apparente innocenza del gioco, però, si celava un problema più profondo: il rischio di trasformare il divertimento in un’esibizione di machismo. «Queste macchine attirano un tipo di comportamento che definirei ‘maschilismo tossico»”, afferma Angelo Gallina, allenatore e presidente del Box Club Basel. «Con la boxe vera non hanno nulla a che vedere. Capisco perfettamente la decisione di rimuoverle».
Nessun legame con la rissa del 2023 - La decisione non ha nulla a che fare con il violento episodio di due anni fa, quando una rissa scoppiata accanto a un box-automat nella hall della fiera portò al ferimento grave di un 17enne e all’arresto di sei giovani. «Non c’è alcuna connessione diretta», ha precisato Lachenmeier.
La polizia cantonale, dal canto suo, afferma di non aver mai registrato un aumento delle chiamate d’intervento legate ai tirapugni. «La loro assenza quest’anno non è nemmeno stata notata», conferma il portavoce Rooven Brucker.
Torna il “colpo del martello” - Al posto dei tirapugni, la Fiera ripropone il classico “Hau den Lukas” (classico gioco da fiera in cui si colpisce con un grosso martello un basamento per far salire un peso lungo una guida, fino a farlo suonare a una campana), gioco di forza più tradizionale ma altrettanto competitivo: dieci colpi di martello per dieci franchi, con la possibilità di vincere un peluche. «Conta più la tecnica che la forza», spiega sorridendo Marylin, la responsabile della postazione, appartenente a una famiglia di giostrai da sette generazioni. «E almeno qui, invece di un punteggio, ci si porta a casa un ricordo».




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