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In vetta c'è la Danimarca. I Paesi dell'Africa subsahariana e del Medio Oriente sono classificati come "problematici"
BERNA - Essere donna non è facile. In alcuni Paesi, però, è più facile che in altri. E la Svizzera è uno di questi. È quello che si apprende leggendo lo studio "Woman Peace and Security Index" pubblicato il 30 ottobre scorso dal Georgetown Institute for Women, Peace, and Security di Washington e il Peace Research Institute di Oslo. A livello mondiale la Svizzera si colloca al secondo posto, subito dopo la Danimarca.
Gli autori dello studio hanno classificato 177 Paesi sulla base di un indice di sicurezza composto da 13 indicatori: tra cui la posizione della donna all'interno della società, il rischio per le donne di incappare in situazioni violente, il loro livello di istruzione e la protezione della quale godono a livello giuridico.
In cima alla classifica ci sono la Danimarca e la Svizzera. La Svezia è al terzo posto ed è seguita da altri Paesi nord-occidentali, come la Finlandia e l'Islanda. La Francia è al 24esimo posto e l'Italia al 34esimo. Tutti i Paesi in cima alla classifica appartengono ai cosiddetti Paesi sviluppati dell'Europa occidentale e dell'Asia centrale, a eccezione degli Emirati Arabi Uniti che ricoprono la 22esima posizione.
L'altra estremità dello spettro è riservata ai Paesi classificati come "problematici", tra cui figurano in prevalenza Paesi dell'Africa subsahariana e del Medio Oriente, tra cui Sudan, Congo, Repubblica Centrafricana, Yemen e Afghanistan. In questi Paesi la sicurezza delle donne è particolarmente a rischio. L'Iraq, la Siria e lo Yemen si posizionano in fondo alla classifica sin dalla creazione dell'indice globale nel 2017.
L'analisi si conclude con un'osservazione che non sorprenderà nessuno: i Paesi più sicuri al mondo per le donne sono pacifici, democratici e prosperi. Il direttore del Georgetown Institute Melanne Verveer conclude: «L'indice ci ricorda che esiste una correlazione diretta tra il benessere delle donne e quello delle nazioni. La ricerca della parità tra uomini e donne è quindi una garanzia di pace, sicurezza e prosperità per tutti».
