Cerca e trova immobili

SVIZZERAPedofili condannati: non sempre viene imposto il divieto di contatto con bambini

20.07.23 - 12:41
Su 241 condanne per atti sessuali con fanciulli emesse nel 2021 si contano solo 191 interdizioni professionali.
Tipress
Pedofili condannati: non sempre viene imposto il divieto di contatto con bambini
Su 241 condanne per atti sessuali con fanciulli emesse nel 2021 si contano solo 191 interdizioni professionali.

BERNA - I pedofili, una volta condannati, non devono più essere in grado di lavorare con dei bambini. È quanto ha deciso il popolo svizzero nel 2014 approvando un'iniziativa popolare in questo senso. La legge è in vigore dal 2019 e prevede che solo in casi «particolarmente lievi» e laddove questa misura non venga ritenuta necessaria a livello di prevenzione il tribunale può decidere «eccezionalmente» di non imporre il divieto. Ma, secondo un'analisi della Neue Zürcher Zeitung, questo, piuttosto che eccezionalmente, avverrebbe spesso e volentieri. 

Nel 2021 in Svizzera sono infatti stati emesse 241 condanne per atti sessuali con fanciulli e circa 800 per pornografia illegale, ma il divieto di esercitare attività professionali a contatto con bambini è stato ordinato solo in 191 casi.

Si teme dunque che i Tribunali cantonali rossocrociati interpretino la legge in modo troppo morbido, e l'UDC vuole vederci chiaro. Lo riporta il Blick. Per la consigliera nazionale zurighese Barbara Steinemann, che intende cercare un confronto con il Consiglio federale rispetto a queste cifre, bisogna infatti «assolutamente andare a fondo».

A volere risposte è anche il consigliere agli Stati del PLR Andrea Caroni: «Vorrei che venisse aperta un'inchiesta». È tuttavia possibile, afferma, che ci siano semplicemente moltissimi casi minori per i quali imporre un divieto rispetto alla pratica professionale sarebbe esagerato.

«Dobbiamo tenere d'occhio l'evoluzione delle cifre», riferisce infine al quotidiano zurighese il consigliere nazionale dell'UDC Gregor Rutz.

 

 

 

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

UtenteTio 1 anno fa su tio
La colpa è di quei datori di lavoro che non richiedono l'estratto del casellario, la "mia" ditta lo richiede a tutti, chi si crede discriminato amen, avanti il prossimo! Personalmente lavorare con uno, spacciatore, assassino, passatore, pedifilo non ci tengo, mi salirebbe il nervoso. E poi se sparirebbe sanno già a chi dare la colpa, i criminali sono fin troppo bene tutelati e guai dare del pedofilo, rischi ancora la denuncia per diffamazione.

Majra 1 anno fa su tio
MA COSA SONO I CASI LIEVI?

gigipippa 1 anno fa su tio
Paradossalmente un autista che sgarra una volta, ha più probabilità di perdere il lavoro rispetto ad un pedofilo che perpetua.

Roccky 1 anno fa su tio
Risposta a gigipippa
Ma è ovvio, in casi di pedofilia lo stato non si arricchisce, invece se sgarri in auto in modo grave tra psicologo e multe capirai… soldi

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a gigipippa
Bé far cassetta sui pedofili verrebbe ritenuto un po' immorale da larghe parti della popolazione (che fai, una multa a quel p o r c o e lo lasci libero?) rispetto alla repressione dei pericolosissimi criminali che signora mia passano a velocità folli (40 sul 30) vicino agli asili (oppure 100 sull'80, metti che passa via un bambino).

navy 1 anno fa su tio
Bambini ed animali non si toccano. Lieve un bel piffero. Inoltre, i nominativi di queste persone devono essere noti.

Lello 1 anno fa su tio
per me potrebbe anche andare bene,ma ci vorrebbe una lista con nomi e cognomi, anche dei "casi lievi" giusto da sapere con chi ho a che fare,poi se finiscono con il cuxo in su davanti al negozio come posteggio per le bici meglio ancora

Voilà 1 anno fa su tio
Definizione di casi lievi?

Sciguetto 1 anno fa su tio
NON CI SONO CASI “LIEVI”.

Capra 1 anno fa su tio
Che schifo!
NOTIZIE PIÙ LETTE