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ARGOVIACadavere nella grotta, i genitori dell'omicida: «Resta sempre nostro figlio»

26.01.22 - 21:34
Il 22enne, che rischia oltre 16 anni di carcere, sta già scontando anticipatamente la pena.
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I genitori del presunto omicida
I genitori del presunto omicida
Cadavere nella grotta, i genitori dell'omicida: «Resta sempre nostro figlio»
Il 22enne, che rischia oltre 16 anni di carcere, sta già scontando anticipatamente la pena.
Non essendo in custodia cautelare, gli è stato permesso di lavorare e di ricevere visite.

AARAU - Nell'aprile del 2019 aveva rinchiuso il suo amico DD*, con il pretesto di una prova di coraggio, in un a grotta sul Bruggerberg (AG). Quindi aveva ostruito in seguito l'ingresso. Di conseguenza, la vittima di 24 anni era morta per ipotermia. L'autore del folle gesto, il 22enne argoviese PK*, è ora accusato di omicidio. Per lui il Ministero pubblico ha chiesto sedici anni e quattro mesi di reclusione.

Secondo la madre del giovane, il figlio sta bene date le circostanze. Al momento è in fase di esecuzione anticipata della pena in una struttura nel Canton Soletta. Contrariamente alla custodia cautelare, gli è stato permesso di lavorare e di ricevere visite. «L'accusa di omicidio è ovviamente uno shock per noi. Ma è nostro figlio e noi continueremo a stargli accanto», sottolinea la donna che, assieme al marito, vuole presto andare a trovare il 22enne.

Secondo la procura argoviese, l'imputato ha presentato istanza per l'esecuzione anticipata della pena. Richiesta che «è stata approvata», come spiega il portavoce Alex Dutler. Trattasi infatti di una procedura comune nei procedimenti penali con la prospettiva di una sanzione o di una misura di privazione della libertà a lungo termine.

Corpo trovato dai passanti - Nell'aprile 2020, dei passanti hanno liberato l'accesso della grotta trovando il corpo del 24enne. La scompara di quest’ultimo era stata segnalata dalla polizia zurighese l'anno prima. Nel marzo 2021, quindi, è arrivato l'arresto per P.K., ora accusato di omicidio e tentato omicidio.

Il 22enne avrebbe provocato intenzionalmente la morte dell'amico per motivi vili, agendo in modo particolarmente crudele. Inoltre, avrebbe già tentato in passato di ucciderlo, per la precisione durante un'escursione in Ticino nel marzo del 2019.Qui lo aveva spinto dal crinale di una montagna, provocandogli però solo ferite lievi.

*nome noto alla redazione.

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