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SVIZZERAZone di copertura da ridefinire per Radio e TV

08.09.21 - 14:26
La digitalizzazione rimescola le carte in vista del rilascio delle nuove concessioni per il servizio pubblico dal 2025.
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Fonte ats
Zone di copertura da ridefinire per Radio e TV
La digitalizzazione rimescola le carte in vista del rilascio delle nuove concessioni per il servizio pubblico dal 2025.
Il Consiglio federale ha pensato a una zona di copertura ad hoc per il Luganese.

BERNA - A causa della digitalizzazione e in vista del rilascio delle nuove concessioni - che aumenteranno - per il servizio pubblico regionale dal 2025, il Consiglio federale prevede di modificare leggermente le zone di copertura per radio locali e televisioni regionali. Una ad hoc verrà istituita per l'agglomerato di Lugano destinata alle radio locali senza scopo di lucro.

Prima però di una decisione definitiva, il Governo attenderà l'esito della procedura di consultazione che si concluderà il prossimo 9 dicembre.

Il progetto preliminare propone di portare le zone di copertura per radio locali commerciali dalle attuali 12 a 20. In ogni zona di copertura sarà rilasciata una concessione con mandato di prestazioni. Le radio locali e le televisioni regionali che adempiono il mandato di servizio pubblico disciplinato dalla concessione possono beneficiare dei proventi del canone radiotelevisivo.

Dal 2007, indica una nota governativa odierna, le emittenti che non sono tenute ad adempiere un mandato di prestazioni non necessitano di concessione per trasmettere programmi radiotelevisivi. A tale scopo è sufficiente notificare il programma all'Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM).

In futuro sarà quindi mantenuta soltanto la distinzione tra due categorie di emittenti: quelle sottoposte all'obbligo di notificazione e quelle titolari di una concessione con mandato di prestazioni e partecipazione al canone. Il governo intende rinunciare in futuro alle concessioni radiofoniche con mandato di prestazioni senza partecipazione al canone per le emittenti commerciali.

Le zone di copertura che attualmente prevedono una o più concessioni di questo tipo saranno definite nel nuovo ordinamento come zona di copertura con mandato di prestazioni e partecipazione al canone. In questa categoria rientrano l'Arco lemanico (4 concessioni), Berna (2), Soletta-Olten (1), Argovia (1), Basilea (2), Svizzera centrale (3), l'agglomerato di Zurigo (5) e la Svizzera orientale (2). Per ognuna di queste zone di copertura il Consiglio federale allestirà un'apposita concessione.

In questo modo, analogamente a quanto già avviene attualmente con la televisione regionale, su tutto il territorio saranno proposte al pubblico informazioni regionali per cui le emittenti ricevono una quota del canone radiotelevisivo.

Le radio locali che non si candideranno per una concessione o quelle che non la otterranno potranno trasmettere i propri programmi come emittenti soggette all'obbligo di notificazione. A oggi sono notificati all'UFCOM 211 programmi radiofonici e 165 programmi televisivi.

Non avendo un mandato di servizio pubblico, queste emittenti non godono della priorità di accesso alle infrastrutture di trasmissione, né ricevono finanziamenti pubblici. Hanno completa libertà nel decidere come e dove trasmettere i propri programmi.

Progresso tecnologico - Le attuali zone di copertura radiofoniche sono state definite nel 2007 sulla base dei requisiti tecnici della trasmissione via OUC (onde ultracorte per la trasmissione analogica).

La digitalizzazione ha cambiato tuttavia sostanzialmente tali restrizioni tecniche. La descrizione delle zone di copertura sarà perciò semplificata. L'idea fondamentale è di definire zone politiche e geografiche nelle quali, per motivi sociali, culturali ed economici è auspicabile una copertura giornalistica.

Il mandato di programma delle emittenti concessionarie si riferisce alla zona di copertura definita nella concessione, possono però trasmettere i propri programmi anche al di fuori di questa zona.

Le concessioni - Sulla base delle zone di copertura, che saranno adeguate dall'esecutivo tenendo conto dei risultati della consultazione, all'inizio del 2023 il Dipartimento delle comunicazioni (DATEC) indirà una gara pubblica. L'attribuzione delle concessioni si baserà su determinati criteri scelti e avverrà probabilmente a fine 2023. Le concessioni entreranno in vigore all'inizio di gennaio 2025 e avranno una validità di dieci anni. Per il servizio pubblico regionale sono attualmente stanziati 81 milioni, ossia il 6% dei proventi del canone.

Le zone di copertura per le radio - Le zone di copertura per le radio locali commerciali nelle regioni periferiche e di montagna restano in linea di principio immutate. Negli agglomerati urbani, nell'Altipiano, nella Svizzera centrale e orientale è attribuita una concessione a ogni nuova zona di copertura definita.

Per il Ticino sono previste due zone: Sottoceneri e Sopraceneri con i rispettivi circondari. La zona della Svizzera sud orientale comprende Glarona e i Grigioni; la concessione è attribuita a condizione che l'emittente diffonda una determinata quota minima delle trasmissioni in romancio e in italiano.

Le radio locali commerciali che offriranno un servizio pubblico regionale capillarmente su tutto il territorio riceveranno una quota del canone radiotelevisivo.

Per le radio locali complementari senza scopo di lucro, le nove zone di copertura attuali saranno mantenute. Per la città di Lugano è creata una nuova zona di copertura. Finora la Svizzera italiana non disponeva di una zona di copertura di questo tipo.

Televisioni regionali - Per le televisioni regionali le attuali 13 zone di copertura saranno mantenute. L'attuale zona di copertura Zurigo-Svizzera nordorientale diventerà ora la zona di copertura Zurigo-Sciaffusa, comprendendo così entrambi i Cantoni. Turgovia diventerà ora interamente parte della zona di copertura Svizzera orientale.

Il Ticino ha la sua zona di copertura, mentre Grigioni e Glarona fanno parte della zona della Svizzera sud orientale: anche in questo caso, come per le radio commerciali, la concessione obbliga l'emittente a diffondere una determinata quota minima delletrasmissioni in romancio e in italiano.

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