Il sistema di pagamento svizzero al riparo dai cyberattacchi

Con la pandemia che ha accelerato la digitalizzazione dell'economia, i rischi sono aumentati
BERNA - La Banca nazionale svizzera (BNS) lancia un progetto per meglio proteggere il sistema di pagamento SIC (Swiss Interbank Clearing System) dalla minaccia di attacchi informatici. È stato sviluppato dal Politecnico federale di Zurigo in collaborazione con il gruppo di servizi finanziari SIX, che gestisce la Borsa svizzera.
La crisi pandemica ha accelerato la digitalizzazione dell'economia di conseguenza ha aumentato il rischio di attacchi informatici alle principali istituzioni finanziarie, ha indicato oggi la BNS.
In questo contesto, l'istituto ha sviluppato un progetto chiamato Secure Swiss Finance Network (SSFN). L'obiettivo è proteggere il sistema di pagamento SIC, che è stato messo in funzione nel 1987 e centralizza i pagamenti in Svizzera. Il SIC è utilizzato per i pagamenti di grandi somme e per quelli in massa degli operatori del mercato finanziario, ricorda la BNS.
Il SSFN è basato sul protocollo Scion, il programma sviluppato da alcuni ricercatori per gestire in sicurezza il traffico dei dati nel web a livello mondiale.




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