
BERNA - La ministra della giustizia Karin Keller-Sutter ha confermato ai giornali del gruppo CH-Media in edicola oggi di essersi vaccinata contro il coronavirus.
Le polemiche - Come noto, i consiglieri federali hanno la possibilità di ricevere le dosi sebbene nessuno di loro abbia più di 75 anni, fatto che ha suscitato qualche polemica.
Il governo si è difeso sottolineando a più riprese come una sua protezione sia necessaria per evitare che la Svizzera rimanga senza leadership durante la crisi. «Abbiamo soli sette ministri e non 21 come altri Paesi», ha fatto per esempio notare in tal proposito il titolare degli affari esteri Ignazio Cassis, in un'intervista rilasciata alla stampa in settimana.
Minacce dai negazionisti - Ora Keller-Sutter è uscita allo scoperto, rendendo pubblica la sua vaccinazione. La 57enne si è inoltre espressa su altri temi legati alla pandemia, come quello delle minacce ricevute da parte di cittadini frustrati o negazionisti. Dicendosi per nulla intimorita, la sangallese ha fatto notare come la maggior parte della popolazione comprenda le decisioni dell'esecutivo.
Il livello di minacce non è cresciuto, bensì cambiato, ha proseguito la rappresentante del PLR. «Si tratta tuttavia davvero di una minoranza di persone», ha ribadito, ammettendo che il governo non sempre è stato perfetto nella lotta al Covid-19.
«Spesso dobbiamo scegliere fra due soluzioni insoddisfacenti», si è giustificata Keller-Sutter. La ministra ha peraltro smentito grandi divisioni interne al Consiglio federale e parlato di decisioni prese sempre di comune accordo: «Non abbiamo mai dovuto votare sul coronavirus».
Piano per la fine del lockdown - Un piano riguardo alla fine del semi-lockdown sta già venendo studiato, ha aggiunto Keller-Sutter. Una fase che a suo giudizio sarà fondamentale: «Abbiamo visto l'anno scorso che l'uscita dal confinamento può essere più delicata del confinamento stesso».
La ministra della giustizia Karin Keller-Sutter ha confermato ai giornali del gruppo CH-Media in edicola oggi di essersi vaccinata contro il coronavirus.
A me sembra che fra i vari stati non ci siamo esponenti dei vertici che sono morti a causa o con il virus. Qualcuno è stato contagiato, qualche altro è stato ospedalizzato, ma nessuno è morto (tranne in quei paesi che è servito per fare piazza pulita degli esponenti scomodi). Tutti "vogliono" il vaccino, tutti vogliono essere "protetti" e c'è una lista di prioritari. Sembra che chi non faccia parte della lista sia discriminato.