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BERNA

GastroSuisse: «Il Governo ha capito la gravità della situazione»

Accolto con favore l'allentamento delle regole per i casi di rigore.
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Fonte ats
GastroSuisse: «Il Governo ha capito la gravità della situazione»
Accolto con favore l'allentamento delle regole per i casi di rigore.
La situazione in generale rimane allarmante per il ramo, confrontato con chiusure per almeno altre sei settimane durante quello che per molti esercizi è periodo di alta stagione.
BERNA - Allentando le regole per i casi di rigore il Consiglio federale ha fatto un passo importante verso l'industria della ristorazione. Tuttavia, secondo l'associazione di categoria GastroSuisse, ora è necessaria una maggiore rapidità...

BERNA - Allentando le regole per i casi di rigore il Consiglio federale ha fatto un passo importante verso l'industria della ristorazione. Tuttavia, secondo l'associazione di categoria GastroSuisse, ora è necessaria una maggiore rapidità nei pagamenti.

Al momento in effetti è stato versato solo lo 0,4% dei fondi approvati, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa il presidente di GastroSuisse Casimir Platzer. «Questo non aiuta nessuno», ha aggiunto, sottolineando che privati e imprese rispetterebbero meglio le misure se non dovessero lottare per la propria sopravvivenza.

Platzer ha comunque apprezzato che il governo abbia riconosciuto la gravità della situazione e «ascoltato il nostro appello». L'incremento dei contributi a fondo perso e la riduzione degli ostacoli nei casi di rigore sono state decisioni importanti, andate nella giusta direzione. A Platzer però è rimasto un po' l'amaro in bocca, dato che la soglia minima di perdita del fatturato è stata mantenuta al 40%.

La situazione in generale rimane allarmante per il ramo, confrontato con chiusure per almeno altre sei settimane durante quello che per molti esercizi è periodo di alta stagione. Platzer ha rinnovato alcune critiche al governo, accusandolo di prendere decisioni basate su fondamenta poco affidabili, come il tasso di riproduzione. Si è inoltre definito irritato per il calo dei letti disponibili nelle terapie intensive rispetto allo scorso aprile.

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