
Da qualche settimana il tasso di positività fluttua tra il 3.4% e il 4%: oggi si attesta al 3.4%.
Nelle ultime 24 ore si sono registrati 437 contagi, 15 ricoveri e 0 decessi nel nostro Paese. 12'896 i test effettuati.
BERNA - Sono 437 le nuove infezioni da Covid-19 confermate in Svizzera nelle ultime 24 ore che fanno salire il bilancio a 51'101 contagi. La percentuale dei tamponi positivi resta costante, da qualche settimana a questa parte, tra il 3.4% e il 4%.
Parametro questo confermato anche dal odierno bollettino dell'UFSP che mostra un tasso di positività del 3.4% su un totale di 12'896 test effettuati. Un dato che risulta leggermente inferiore a quello divulgato ieri quando la percentuale di positivi, estrapolata dai 286 tamponi positivi sui 7'949 totali, si attestava sul 3.6%. I dati (cumulati) delle 72 ore precedenti si avvicinavano invece al 4% (1'095 positivi su 27'633), mentre venerdì e giovedì i tamponi positivi erano rispettivamente il 3.5% (488 su 13'993) e il 3.4% (530 su 15'763 del totale. Sinora in Svizzera sono stati effettuati più di un milione e 300mila test, di cui il 4.6% è risultato positivo.
Oltre ai 437 casi, nelle ultime ventiquattro ore in Svizzera si registrano 15 nuovi ricoveri che portano a 4'798 il totale delle persone ospedalizzate dall'inizio dell'emergenza. Nessun decesso è invece stato segnalato, con il bilancio complessivo dei morti legati al Covid-19 che resta fermo a quota 1'773 vittime.
Le persone in isolamento sono 3'610. Altre 7'351 entrate in contatto con loro sono in quarantena, uno stato nel quale si trovano anche 13'115 individui rientrati in Svizzera da un paese considerato a rischio.
3.4% dei tamponi effettuati sono positivi al Covid-19. Ammesso e non concesso che tutta la popolazione si sottoponesse al tampone, il 3.4% di 8.6mio sono 292'400 (quasi tutti asintomatici o con sintomi non seri) e, quindi, ora come ora, non c'è alcuna epidemia, tantomeno una pandemia.
Tipica conclusione che non fa una grinza se non fosse basata su di un ragionamento totalmente sbagliato. Il tasso di positività è legato ai criteri d'inclusione. Attualmente il test non è destinato a tutta la popolazione, ma ci sono criteri ben precisi. Quindi generalizzare il dato di positività senza considerare la probabilità pretest è un erroraccio (tollerabile per chi non è per nulla del mestiere; però, in questo caso, sarebbe meglio far silenzio).
Guardando il numero di contagi e quello delle ospedalizzazioni si vede che il virus sta andando in pensione. Se non accade una seconda Chernobyl o Fukushima tra un po' l'attenzione si sposterà di nuovo sulle previsioni de morti nel 22esimo secolo a causa della CO2 antropica. Noto anche un’abilità particolare dei giornalisti nel valutare con un colpo d’occhio l’ammontare dei danni alle auto coinvolte negli incidenti di cui danno notizia, modello, anno d’immatricolazione, chilometraggio, stato della dima del telaio e costo dei pezzi di ricambio … ci sono periti che ci mettono 2 giorni a fare le valutazioni del caso??
la percentuale di annoiati per tutte queste notizie sul covid resta pure costante
Ahahahah...