Secondo un sondaggio Tamedia, più della metà degli intervistati è contro una copertura a tappeto. A trarne vantaggio, sostengono, sarebbero le grandi aziende
ZURIGO - La nuova rete 5G continua a espandersi in Svizzera. Come mostrano i dati diffusi dalla Confederazione, in tutto il Paese sono già spuntate 560 antenne. La popolazione, però, appare contraria a questa evoluzione.
Come rivela un sondaggio nazionale condotto da tio/20 minuti (v. box), infatti, il 54% degli intervistati non vuole una copertura 5G a tappeto. Una moratoria su questa tecnologia, invece, sarebbe sostenuta dal 53% dei partecipanti. Il 58% è poi dell’avviso che il 5G nuoccia alla salute. La differenza tra uomini e donne, tuttavia, è grande. Il 62% degli uomini auspica infatti un ampliamento della rete 5G. Tra le donne, tale dato si ferma al 19%.
Secondo i partecipanti, questa rete andrà principalmente a vantaggio delle aziende di telecomunicazioni e dell’economia e solo dopo degli utenti privati. Secondo Christian Grasser, direttore dell’Associazione svizzera delle telecomunicazioni (Asut), ora tocca al suo settore informare e spiegare meglio: «Con il 5G non sussistono nuovi rischi», assicura. Tale tecnologia è semplicemente «diventata un simbolo per tanti dubbi e preoccupazioni, dalla salute alla perdita del lavoro, alla sorveglianza».
«La popolazione è sensibile», sottolinea dal canto suo il direttore di Medici per l’ambiente, Martin Forter. Per lui, non è una sorpresa che il 5G venga collegato al cancro: «Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, le onde elettromagnetiche sono possibilmente cancerogene», afferma. La sua associazione intende schierarsi contro qualsiasi abbassamento diretto o indiretto dei limiti di legge.
Il sondaggio
Tamedia svolge regolarmente vasti sondaggi in collaborazione con la società LeeWas. I dati vengono modellati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche. A questa rivelazione hanno preso parte 12 847 persone tra il 31 luglio e il 1° agosto.