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VAUDDivieto di accattonaggio, mendicanti e rom ricorrono

04.09.17 - 16:14
Il provvedimento era stato accettato di misura l’anno scorso dal Parlamento vodese. Ma si tratterebbe di una decisione «sproporzionata» e «inefficace»
Keystone
Divieto di accattonaggio, mendicanti e rom ricorrono
Il provvedimento era stato accettato di misura l’anno scorso dal Parlamento vodese. Ma si tratterebbe di una decisione «sproporzionata» e «inefficace»

LOSANNA - Mendicanti svizzeri e rom hanno fatto ricorso al Tribunale federale (TF) contro il divieto di accattonaggio, accettato di misura lo scorso anno dal parlamento vodese, poiché si tratterebbe di una decisione sproporzionata e inefficace.

Il ricorso è stato inviato la scorsa settimana da otto mendicanti svizzeri e rom, con il sostengo di alcune personalità, tra cui l'ex consigliere agli Stati vodese Luc Recordon. Gli stessi avevano già opposto ricorso, invano, alla Corte costituzionale cantonale.

«Il divieto totale di elemosina è contrario al principio di proporzionalità e non è giustificato da alcun interesse pubblico», ha spiegato oggi all'ats l'avvocato degli oppositori Xavier Rubli. Si impedisce l'accattonaggio «aggressivo», vicino ai bancomat per esempio, ma anche l'elemosina statica che non infastidisce.

La nuova legge penale vodese prevede che i mendicanti siano puniti con una multa da 50 a 100 franchi. La sanzione potrebbe arrivare fino a 2000 per coloro che incitano a mendicare dei minori o che organizzano una rete.

Gli oppositori si considerano «ragionevolmente fiduciosi» di riuscire ad ottenere ragione davanti al TF. Nel 2008 era tuttavia stata sconfessata un'associazione a difesa dei rom che si opponeva alla legge ginevrina che proibiva l'accattonaggio.

«La situazione è evoluta da allora» indica Rubli. Diversi studi hanno dimostrato che un divieto generale è sproporzionato e inefficace. L'esperienza ginevrina prova che non funziona, sottolinea l'avvocato, precisando che un divieto limitato solo a certe forme di accattonaggio è più efficace.

In attesa di una decisione in merito da parte del TF, gli oppositori hanno chiesto l'effetto sospensivo. Nel caso di un rifiuto da parte dei giudici di Mon Repos, rimarrà loro una sola speranza: «la Corte europea dei diritti dell'uomo potrebbe rimettere in discussione un'eventuale entrata in vigore», conclude Rubli.

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COMMENTI
 

87 6 anni fa su tio
Chi vuole mendicare dovrebbe chiedere nel comune in cui vuole svolgere la sua attività, un permesso che sarà tassato in base alla zona in cui stazionerà e ad altri valori in base al comune. Quando sarà pagata la tassa, il comune rilascerà un documento che comprova il pagamento e la zona di stazionamento, che sarà da esporre dal mendicante durante il suo accattonaggio.

Cleofe 6 anni fa su tio
Risposta a 87
ma sei fuori ? l'accattonaggio e' proibito in svizzera ! sei diamo il via libera a questa nuova "professione", tempo zero saremo invasi ANCHE da questi.

Lonely Cat 6 anni fa su tio
È sproporzionato vietare ai mendicanti di mendicare, è sproporzionato ritirare la nazionalità agli assassini, è sproporzionato espellere i terroristi, è sproporzionato impedire ai pedofili di lavorare con i fanciulli. Insomma, nel nostro paese esiste qualcosa di proporzionato per i criminali oppure no?

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Le multe agli automobilisti

GIGETTO 6 anni fa su tio
Sicuramente avranno tutto l'appoggio e il patrocinio dell'avvocato $inistroide di turno........

moma 6 anni fa su tio
Magari lo vincono, con la nostra giustizia paludosa è facile. A quel punto però, tassare i mendicanti, 40 per cento forfettario.

navy 6 anni fa su tio
Loro ricorrono? Andrebbero rincorsi e presi a legnate....... Ecco perché a sta gentaglia NON VA DATO NULLA! Neppure una briciola!
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