Chi decide? Chi paga? A Biasca non c'è unità d'intenti. E intanto la salvezza è ancora tutta da conquistare
BIASCA - Prima è arrivato il comunicato del Lugano, che ha deciso di svolgere il ruolo di azionista di minoranza “A fronte della conclamata volontà dell’HCAP di non voler condividere con l’HCL la gestione del farm-team”. Poi è stata la volta del Biasca, che ha ammesso come “da tempo ormai non vi sono più le condizioni per una gestione aziendale generale serena ed equilibrata dell’HC Biasca SA”. Infine ha parlato l'Ambrì che, con GDT e Davos, si è detto pronto ad accettare la decisione del Lugano e si adopererà “con spirito costruttivo per fare tutto il possibile affinché il progetto possa continuare”. Non si può dire che in casa Rockets il clima sia sereno. Decollato tra squilli di tromba quattro anni fa, il progetto rischia anzi di schiantarsi bruscamente al suolo.
Ma cosa è successo realmente?
Che la situazione non fosse semplice lo si era capito già la primavera scorsa, quando l'Ambrì aveva chiesto di poter salire dal suo 51% fino alla totalità del pacchetto azionario. Lugano e Biasca si opposero, ci furono settimane tese ma poi tutto rientrò: le parti seppellirono l'ascia di guerra e, in più, accolsero il Davos come nuovo compagno di viaggio (al 10%). Evidentemente il tempo non è stato galantuomo. I biancoblù hanno continuato a comportarsi come azionisti di riferimento (ruolo ottenuto a inizio avventura, quando la Lega chiese che fosse un club di NLA a rivestirlo), mentre le altre hanno continuato a sperare di essere trattate in maniera paritaria (come previsto dai contratti parasociali sottoscritti). Il tutto fino al passo indietro fatto dai bianconeri i quali, senza voce in capitolo al momento di prendere delle decisioni nonostante il loro impegno nel “coprire l’eventuale perdita d’esercizio della società in modo paritario all’HCAP” (eventuale, la SA è in utile), hanno comprensibilmente deciso di limitarsi al compitino.
Chi ha vinto? Nessuno, in realtà. Il Lugano non ha più l'intenzione di rivestire un ruolo centrale nel progetto. L'Ambrì rischia di perdere un partner solido. Il Biasca non vuol più proseguire a queste condizioni. E i giovani sportivi ticinesi... continueranno a godere del ghiaccio offerto dai Rockets solo se tutto il giochino sarà economicamente sostenibile. Il tutto con i playout alle porte e una salvezza per nulla scontata da conquistare. Auguri.