WeSherpa arriva in Ticino: parte il test del nuovo modello di solidarietà digitale

È attivo in 11 negozi in Ticino il primo circuito di crediti sospesi che porterà maggiore inclusione nella comunità e sarà presentato in un incontro aperto a tutti il 4 dicembre presso il Municipio di Vezia.
WeSherpa, la startup svizzera che digitalizza il concetto di economia sospesa ha avviato, a partire dal 20 ottobre 2025, la fase di test della propria app sul territorio ticinese.
Il progetto nasce con un obiettivo semplice ma ambizioso: trasformare la donazione in un gesto quotidiano, immediato e vicino alla comunità, al fine di contribuire al contrasto della povertà attraverso la redistribuzione del potere d’acquisto: non si tratta solo di fare beneficenza, ma di condividere parte della capacità di spesa di chi ha di più con chi non riesce a sostenere le proprie necessità di base, problematica che oggi interessa fasce sempre più ampie di popolazione. WeSherpa vuole dunque riavvicinare donatori e beneficiari, garantendo piena dignità a chi riceve e garanzia di fiducia a chi dona.
Attraverso il circuito WeSherpa, i cittadini donatori, durante i propri acquisti quotidiani presso i negozi aderenti, potranno effettuare donazioni quotidiane. Queste resteranno depositate nella cassa del negozio sotto forma di “crediti sospesi” che i beneficiari, il cui stato di necessità sarà accertato dagli enti sociali partner, potranno utilizzare presso i medesimi negozi per acquistare beni e servizi di prima necessità. In questo modo, grazie a un circuito digitale trasparente ed efficiente, le donazioni sono tracciate e il 100% del denaro donato viene messo a disposizione dei beneficiari per l’acquisto di beni essenziali.
«Abbiamo fondato WeSherpa perché vogliamo dimostrare che la solidarietà può essere parte della vita quotidiana, integrata nei nostri gesti più semplici», spiega Pierfranco Sofia, CEO e founder di WeSherpa. «Sicuramente molti di noi hanno una porzione di ricchezza da condividere, e sulla quale non sono più abituati a riflettere. Ciò che siamo disposti a condividere con l’altro è ciò che ci definisce come una comunità. Quanto più vogliamo condividere, tanto più la nostra comunità è coesa e solida. Come avviene in una famiglia, in una coppia, in una casa, in un’azienda, così può avvenire in un quartiere, in una città, in una regione».
Il team di WeSherpa sarà felice di incontrare tutti i cittadini interessati a scoprire l’iniziativa durante un evento pubblico che si svolgerà il 4 dicembre 2025 alle ore 18 presso il Municipio di Vezia in via Daldini 13. Durante l’incontro sarà possibile conoscere il team, i partner aderenti, porre domande e soprattutto iscriversi per cominciare a donare.
I negozi aderenti
Il progetto, nato per rendere la solidarietà trasparente, locale e immediata, prende vita grazie alla collaborazione con una rete di esercizi del territorio di Lugano che hanno scelto di partecipare al test: Lavanderia “La pettegola”, Ristorante “Fresco”, Scuola di ballo “Ashkenazy Ballet Center” e Centro artistico “MAT”. Fanno parte del circuito anche la Farmacia San Marco di Vezia, la Libreria “Il rifugio letterario”, la Parrucchiera Sara Adamo e la Pasticceria “La Colombina” di Massagno, L’Orto di Muzzano (ortofrutta), il Salone “La parrucchiera” di Mendrisio, e il Negozio Repost (abbigliamento) di Chiasso.
*La lista è in continuo aggiornamento.
Da parte dei negozi, la partecipazione è accolta come un’occasione per rafforzare i legami con la comunità: «Abbiamo aderito perché ci piace l’idea di unire commercio e solidarietà in modo semplice e concreto», racconta la Farmacia San Marco di Vezia, tra i primi partner a entrare nel circuito. «Sostenere chi ha bisogno restando vicini al territorio è un grandissimo valore aggiunto anche per noi».
Gli enti sociali coinvolti
Durante questa fase pilota, WeSherpa collaborerà con l’Associazione l’Orto di Muzzano e l’Associazione Frequenze di Chiasso, enti sociali partner che conoscendo il sistema sociale del territorio e le sue specificità possono sostenere in maniera profilata ogni singolo beneficiario. Queste realtà si occuperanno appunto di certificare i beneficiari e monitorare l’impatto delle prime transazioni solidali.
L’associazione Frequenze, attiva da anni nel sostegno a persone in difficoltà, sottolinea il valore innovativo del progetto: «WeSherpa introduce un nuovo modo di fare aiuto sociale», afferma Elisa Volonterio, direttrice di Frequenze. «Il fatto che le donazioni siano tracciabili e utilizzabili solo da persone in stato di bisogno certificate da noi garantisce un impatto realmente trasparente e dignitoso».
Gli sviluppi futuri
Il test durerà fino alla primavera e permetterà di raccogliere dati e feedback utili a consolidare la soluzione tecnica in vista del lancio ufficiale. «Successivamente puntiamo a crescere, da un lato replicando il modello in altre città del Ticino o della Svizzera interna,» spiega Maria Rosaria Sanna, co-fondatrice di WeSherpa, «dall’altro ampliando la portata dell’impatto in risposta ad un set più ampio di bisogni come l’accesso a ulteriori servizi per l’istruzione, il tempo libero e la partecipazione sociale, perché per noi l’inclusione significa anche dignità, appartenenza e realizzazione personale».
Per ulteriori informazioni: www.wesherpa.ch




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