Il grande cantautore considera il Festival uno «squallido spettacolo»
ROMA - Gino Paoli è una leggenda della musica italiana, che non ha paura di sparare a zero contro la kermesse più seguita dal pubblico: il Festival di Sanremo. L'89enne, ospite del podcast Tintoria, ha sparato a zero sul Festival (che sono l'anno scorso gli aveva reso omaggio): «È pieno di canzoni di m...a».
L'autore di classici come "Sapore di sale" e "Il cielo in una stanza" ha articolato il suo pensiero: «Una volta era il Festival della canzone, non era neanche importante chi la cantasse, poi le case discografiche si sono accorte del potere rituale per l'Italia e adesso fanno il prodotto finito sperando che abbia una promozione. Da lì la tv si accorge che lo spettacolo di Sanremo funziona, arriva non solo in Italia ma anche fuori, e allora si appropria di Sanremo e lo fa diventare lo squallido spettacolo che è adesso».