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MENDRISIORisate e sorprese a teatro con Flavio Sala e "Forbici Follia"

24.04.23 - 06:30
Il pubblico sarà parte attiva di questo spettacolo interattivo, versione ticinese di un classico entrato nel Guinness dei Primati
POPMUSICSCHOOL / COMPAGNIA TEATRALE FLAVIO SALA
Risate e sorprese a teatro con Flavio Sala e "Forbici Follia"
Il pubblico sarà parte attiva di questo spettacolo interattivo, versione ticinese di un classico entrato nel Guinness dei Primati

MENDRISIO - "Shear Madness" è una vera leggenda nel mondo dell'intrattenimento leggero. Si tratta di un giallo comico nato all'inizio degli anni '80 dalla penna di Paul Portner e che, grazie alla quantità infinita di repliche, è diventato lo spettacolo di genere più riproposto al mondo - tanto da finire nel Guinness dei primati.

Ora questo spettacolo interattivo ambientato in un salone di parrucchiere (che diventa "Forbici Follia" in questo adattamento) e che ruota attorno a un delitto commesso al piano di sopra viene portato in scena in anteprima svizzera sabato 29 aprile al Teatro Plaza di Mendrisio dalla Compagnia Pro della Pop Music School di Paolo Meneguzzi con un protagonista d'eccezione: Flavio Sala. Lo abbiamo intervistato.

Come è nata questa avventura?
«Questo classico dell'intrattenimento è stato tradotto in italiano e ha fatto un migliaio di repliche a Torino. Paolo Meneguzzi ha visto lo spettacolo e ha deciso di tentare la versione ticinese: ha comprato i diritti con la sua Pop Music School e un attore della produzione italiana, Alberto Barbi, è diventato regista e interprete nella parte del commissario».

Tu invece come sei stato coinvolto?
«Barbi è venuto a vedermi a teatro, durante una delle repliche del mio spettacolo "Bonanocc ai Sonadoo", e mi ha detto che secondo lui e Meneguzzi sarei stato perfetto per fare da trait d'union tra il Ticino e l'Italia, interpretando un poliziotto in stile ticinese. Un po' alla Veronelli, mi viene da dire (il famoso personaggio dei Frontaliers, ndr)».

Ti hanno convinto subito?
«In realtà ho fatto loro presente che ero in tour e che "Forbici Follia" si accavalla con la mia commedia. Però mi hanno sottolineato come fosse ideale per me, con questo ruolo che dà molto spazio all'improvvisazione... Insomma, dopo molte preghiere sono andato a vedere lo spettacolo e c'era questo attore, molto bravo peraltro. "Perché volete sostituirlo con me" ho chiesto, ma mi è stato spiegato che lui non sarebbe stato sempre disponibile e quindi non gli avrei sottratto la parte. Così ho accettato».

Quale ritieni sia la particolarità di "Forbici Follia"?
«Il fatto che si costruisce momento per momento, con il pubblico che partecipa in buona parte dello spettacolo - specialmente durante l'inchiesta. Quello che gli spettatori hanno visto è importante per le indagini. Non posso svelare troppo, però le premesse per divertirsi sono notevoli».

La larga componente d'improvvisazione di questo spettacolo ti preoccupa, o è una sfida avvincente?
«No, è anzi la cosa che mi preoccupa meno. Ho sempre improvvisato tantissimo e mi piace molto farlo su un testo già esistente. È bello poter essere pronti a tirarsi fuori, nel caso di un incidente o di un inghippo tecnico. Semmai...».

Semmai?
«Non vorrei che il pubblico, vedendo il mio nome sulle locandine, facesse confusione con "Bonanocc ai Sonadoo". Lo scorso weekend ero a Faido, quello successivo andremo per la prima volta al Cinema Teatro di Chiasso... Anni fa è successo con "Tell" di Flavio Stroppini: la gente diceva "Ah c'è Flavio Sala, allora si ride". E invece... (ride, ndr)».

Risate garantite, però, questa volta.
«Beh, sì. Sono curioso di vedere cosa verrà fuori e come reagirà il pubblico ticinese. Come faceva giustamente notare Alberto, la commedia brillante in Ticino è poco praticata, se non dalle compagnie amatoriali o dalle filodrammatiche - che tendono di più alla commedia dialettale. Di professionisti che si dedicano all'intrattenimento leggero praticamente non ce ne sono, ma questo è il genere di rappresentazione che io sostengo. La vita è già abbastanza pesante e, almeno a teatro, ci si dovrebbe poter rilassare».

Se dovesse funzionare?
«Sarebbe bello portare avanti il discorso. Gli attori dell'Academy di Meneguzzi sono tutti molto bravi e sarebbe l'occasione per proporre questo genere con produzioni che non arrivano dall'estero, ma nascono sul territorio».

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