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ITALIABisio, Zelig ai tempi del Covid-19 e un disastro chiamato Lombardia

26.05.20 - 19:30
La madre del comico è morta il 4 aprile, «non sappiamo se c’entrasse il Covid oppure no»
KEYSTONE
Bisio, Zelig ai tempi del Covid-19 e un disastro chiamato Lombardia
La madre del comico è morta il 4 aprile, «non sappiamo se c’entrasse il Covid oppure no»

MILANO - Dopo tante lacrime, gli italiani vogliono tornare a ridere. Anche Claudio Bisio, che sarà il padrone di casa di "Zelig Covid Edition".

Sarà un evento speciale, trasmesso dalla piattaforma www.natlive.it, durante il quale si alterneranno oltre 300 comici, tutti rigorosamente da casa propria. Ci saranno le vecchie glorie di Zelig (Ale e Franz, Gioele Dix, Marco Della Noce), comici della vecchia guardia (Enrico Bertolino, Christian De Sica, Lella Costa, Natalino Balasso, Geppi Cucciari) e le nuove leve. Ad affiancare Bisio ci sarà Vanessa Incontrada: «È a casa sua a Follonica, non può venire a Milano: condurremo insieme a distanza di 400 km, così almeno non c’è neppure la tentazione di sbaciucchiarci. Speriamo solo che la tecnologia ci aiuti» ha dichiarato al Corriere della Sera.

Il comico 63enne ha trascorso la pandemia come tanti, chiuso in casa e con il pensiero a progetti nuovi e a quelli che ha dovuto interrompere. Poi c'è stato un fatto tragico: «Il 4 aprile è mancata mia mamma. Aveva più di 90 anni e non sapremo mai le cause della morte. Non sappiamo se c’entrasse il Covid oppure no. Ma con mia sorella abbiamo deciso di tenerla a casa e non farla morire in ospedale. È stata durissima, non abbiamo ancora fatto il funerale».

Il cittadino lombardo prende poi il posto dello showman: «Come tanti altri conoscenti, amici, medici, ho davvero toccato con mano quanto sia stato tremendo questo periodo di coronavirus. E quanto sia stata disastrosa la gestione, specie qui in Lombardia. Tanti amici medici erano disperati: perché non hanno fatto i tamponi? Il governatore Fontana e l’assessore Gallera hanno perseverato e non riconosciuto i troppi errori fatti». Bisio afferma di essere tra i firmatari della richiesta di commissariamento della Regione. «Fontana e Gallera devono andare a casa. Anche se non c’è stato dolo, c’è stata una grande dose d'insipienza».

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