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Saint-Martin e il Sentiero dell’Acqua

Tra antiche fortezze, panorami soleggiati e sapori autentici, Sion svela l’anima più luminosa del Vallese (sesta parte)
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L’acqua racconta
Saint-Martin e il Sentiero dell’Acqua

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Tra antiche fortezze, panorami soleggiati e sapori autentici, Sion svela l’anima più luminosa del Vallese (sesta parte)

SION - Nel cuore della Val d’Hérens, Saint-Martin si racconta attraverso un’autenticità rara, fatta di paesaggi potenti e di una vita alpina ancora profondamente legata ai ritmi della natura. Villaggi tradizionali, alpeggi verdi e montagne imponenti creano un equilibrio armonioso tra cultura e ambiente, dove ogni stagione lascia il suo segno. Qui le tradizioni, come la produzione del celebre formaggio Raclette e l’agricoltura di montagna, convivono con sentieri panoramici e attività all’aria aperta, offrendo un’esperienza genuina e immersiva.

Il territorio di Saint-Martin si estende su entrambi i versanti della valle ed è noto per la sua felice esposizione al sole e per una geografia sorprendente che spazia dalle foreste agli alpeggi fino alle sorgenti termali di Combioula. La comunità è formata da nove villaggi, tra cui Ossona, Eison e Saint-Martin stesso. Ossona rappresenta un esempio virtuoso di recupero architettonico, con case restaurate, strutture ricettive accoglienti e progetti di turismo rurale che valorizzano il territorio. Più in alto, durante l’estate, gli alpeggi ospitano le mandrie da cui nasce la Raclette d’alpeggio, sostenuta da rifugi e sentieri che conducono fino alla Cabane des Becs de Bosson, a quasi 3.000 metri di altitudine.

L’agricoltura ha da sempre un ruolo centrale nella vita locale e oggi continua a essere il cuore pulsante della comunità, contribuendo alla tutela della biodiversità e delle tradizioni alpine. Nelle latterie del territorio si trovano carni, salumi e i rinomati formaggi Tommes. Curioso e affascinante è anche il vino di Ossona: vigneti a 950 metri di altitudine danno vita a vitigni resistenti e identitari come Solaris e Divico, espressione di un territorio tanto estremo quanto generoso.

Elemento simbolo del territorio è il patrimonio idraulico delle Suonen, antichi canali che raccontano l’ingegno umano e il rapporto profondo con l’acqua. La Suone di Saint-Martin, ancora in parte funzionante, è alimentata dal torrente Mounire e dalle acque di fusione delle Alpi di Lovégno. Il percorso, lungo circa 800 metri, è pensato anche per le famiglie e arricchito da pannelli informativi che spiegano il valore dell’acqua e il suo ciclo naturale. Camminare lungo la Suone è un’esperienza lenta e contemplativa, che invita a osservare, ascoltare e rallentare.

La prossima tappa del viaggio ci porterà a Hérémence, dove architettura contemporanea e benessere si incontrano in un nuovo capitolo di questo itinerario alpino. Continuate a seguirmi per proseguire questo viaggio tra paesaggi, sapori e storie autentiche delle Alpi vallesane.

I precedenti articoli di questo reportage sono stati pubblicati il 5 e 16 ottobre, l’1. e 11 novembre e il 23 dicembre 2025.

Testo a cura di Riccardo Rossetti


Questo articolo è stato realizzato da Progetti Rossetti, non fa parte del contenuto redazionale.
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