Gigante gentile del Mediterraneo

Diario di bordo tra tecnologia, porti, vita sul mare e gastronomia (prima parte)
Diario di bordo tra tecnologia, porti, vita sul mare e gastronomia (prima parte)
SAVONA - Salire a bordo della Costa Smeralda a Savona significa entrare in una piccola città galleggiante proiettata nel futuro. Fin dal primo passo sul ponte principale si percepisce che non si tratta di una nave come le altre: spazi immensi, design italiano curato nei minimi dettagli, un’attenzione costante alla sostenibilità e un’organizzazione che trasforma la crociera in un’esperienza completa, capace di unire viaggio, intrattenimento e scoperta.
La rotta che da Savona conduce a Marsiglia e Barcellona è un classico del Mediterraneo occidentale, ma viverla a bordo di quella che viene spesso definita la nave ammiraglia di Costa Crociere le dà un sapore completamente nuovo. La partenza dalla Liguria, con la costa che si allontana lentamente al tramonto, introduce subito al ritmo del viaggio. Poi il mare aperto verso la Francia, l’arrivo a Marsiglia con il suo porto imponente e, infine, Barcellona, città vibrante che accoglie le grandi navi come vere e proprie porte sul Mediterraneo.
La Costa Smeralda colpisce prima di tutto per le sue dimensioni e per la concezione degli spazi. È una nave alimentata a gas naturale liquefatto, simbolo di una nuova generazione più attenta all’impatto ambientale. A bordo convivono ristoranti tematici e cucine regionali, aree dedicate allo street food, spa, piscine, teatri, lounge panoramiche e spazi pensati per ogni tipo di viaggiatore, dalle famiglie ai passeggeri in cerca di tranquillità. Ogni ponte ha una propria identità, ispirata alle piazze e alle città italiane, creando un filo conduttore culturale che accompagna la navigazione giorno dopo giorno.
Questo viaggio ha avuto anche il merito di smontare alcuni miei preconcetti sulle cosiddette crociere di massa. È vero: la nave è enorme e le persone a bordo sono tante. Ma la gestione dei flussi è sorprendentemente efficiente. Ci si muove con facilità, gli spazi sono distribuiti in modo intelligente e non si ha la sensazione di caos. Alla fine, l’esperienza non è così diversa da quella di un grande resort sul mare: servizi diffusi, molte possibilità di scelta e la libertà di vivere la vacanza secondo il proprio ritmo, con in più il vantaggio di svegliarsi ogni giorno in un luogo diverso.
Uno dei momenti più affascinanti del viaggio è la visita al ponte di comando, il vero cervello della nave. Qui si comprende come una struttura di tali dimensioni possa muoversi con precisione millimetrica. A raccontarlo è il capitano, da oltre due anni e mezzo al comando della Costa Smeralda, con un ritmo che alterna tre mesi al timone e tre mesi a casa.
«Questa è una delle navi più grandi e tecnologicamente avanzate al mondo», spiega Giovanni Cosini. «Molti immaginano ancora il comandante con la ruota tra le mani, ma qui governiamo soprattutto con degli stick. Sono strumenti estremamente precisi, che permettono di controllare la nave in modo intuitivo, soprattutto durante le manovre più delicate». Accanto al comandante opera una figura spesso poco conosciuta dal pubblico: il marinaio navigatore. «Non è un pilota automatico umano», sottolinea Cosini, «ma un professionista che monitora costantemente i sistemi di navigazione e assiste il comando. La tecnologia è fondamentale, ma l’uomo resta sempre al centro».
Questa nave è dotata di motori direzionali e laterali che consentono movimenti trasversali e rotazioni sul proprio asse. «I comandi laterali non agiscono sugli stick», precisa il capitano, «ma direttamente sui propulsori. Questo ci dà una grande flessibilità, soprattutto in porto». Tra le soluzioni più avanzate spicca il sistema di posizione automatica, capace di mantenere la nave ferma su un punto preciso senza l’uso delle ancore. «È un sistema che utilizziamo in diverse situazioni particolari», racconta Cosini, «ad esempio per i collegamenti marittimi durante il Festival di Sanremo. Garantisce stabilità, sicurezza e un controllo continuo della posizione».
Non tutti i porti presentano le stesse difficoltà. Genova e Cagliari, ad esempio, sono considerati scali complessi anche per comandanti esperti. «Genova è impegnativa per gli spazi ridotti e l’intenso traffico», spiega il capitano. «Cagliari, invece, pone sfide legate alla conformazione del fondale e alle condizioni di vento». In questi casi, la manovra diventa un lavoro di squadra, un equilibrio tra controllo diretto e coaching dell’equipaggio, dove l’esperienza umana dialoga costantemente con la tecnologia di bordo.
Alla base di questa precisione c’è una preparazione continua. Costa investe molto nella formazione dei propri ufficiali e comandanti, anche attraverso simulatori avanzati situati in Olanda. «Nei simulatori riproduciamo fedelmente porti, condizioni meteo estreme e situazioni critiche», conclude il comandante. «È un allenamento indispensabile per affrontare la realtà con la massima consapevolezza».
Un capitolo a parte merita l’offerta gastronomica e di intrattenimento, che sulla Costa Smeralda raggiunge livelli quasi enciclopedici. I ristoranti spaziano dalla cucina italiana regionale alle proposte internazionali, con formule che vanno dal servizio classico ai concept più informali, pensati per adattarsi ai diversi momenti della giornata. La qualità è costante e l’organizzazione consente di diluire i flussi, evitando lunghe attese anche nelle ore di punta. La sera, la nave cambia volto: teatri, lounge e spazi all’aperto ospitano spettacoli curati, concerti, performance acrobatiche e intrattenimento dal taglio internazionale. Non si tratta di semplici “riempitivi” serali, ma di produzioni pensate per un pubblico eterogeneo, capaci di trasformare ogni notte in un evento e di completare l’esperienza di bordo ben oltre la navigazione.
La crociera da Savona a Marsiglia e Barcellona, a bordo della Costa Smeralda, non è solo uno spostamento tra porti. È un’esperienza che unisce comfort, tecnologia e racconto del mare, capace di far cambiare prospettiva anche a chi, come me, guardava inizialmente con scetticismo a questo tipo di viaggio.
La mia crociera è solo all’inizio, ora prendiamo il mare. Ci vediamo a Marsiglia con una passeggiata all’insegna della street art.
Testo a cura di Claudio Rossetti
Contatto: newsblog@viaggirossetti.ch










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