Rocelo Lopes, fondatore e CEO di SmartPay, ha illustrato a Lugano le innovazioni che stanno portando le valute digitali nella vita quotidiana dei brasiliani: dal sistema di pagamenti PIX all'integrazione con le banche.
Rocelo Lopes è tra i pionieri di Bitcoin in America Latina. Più nello specifico, è il riferimento assoluto per il mondo della finanza decentralizzata in Brasile, ed è stato,
peraltro, tra i protagonisti della terza edizione del Plan ₿ Forum 2024, la conferenza che ha attirato a Lugano, lo scorso ottobre, così come negli anni precedenti, migliaia di persone da ogni parte del globo. Dal palco “tecnico” del P2P Stage, Lopes ha raccontato di come il suo paese stia diventando un laboratorio per l'adozione di massa di Bitcoin e stablecoin. Al centro della rivoluzione c'è PIX, il sistema di pagamento istantaneo sviluppato dalla Banca Centrale brasiliana che «sta facendo numeri incredibili, più transazioni di Visa e Mastercard messe insieme», ha esordito entusiasta Lopes. «Puoi comprare una noce di cocco in spiaggia e pagarla con le criptovalute. È semplicissimo: generi un codice QR, come con i pagamenti Lightning, e il gioco è fatto.»
Il boom delle stablecoin in Brasile
Ma se Bitcoin viene usato soprattutto come riserva di valore, a dominare i pagamenti sono le stablecoin, in particolare USDt, emessa da Tether. «Si stanno registrando
numeri da capogiro: a marzo 2024, ad esempio, sono state fatte 4.4 milioni di transazioni per un totale transato di 1.3 miliardi di dollari», ha sottolineato. «I brasiliani usano USDt per proteggersi dall'inflazione, per evitare di tenere i soldi in banca e per comprare all'estero.» Non mancano le criticità, chiaramente, come l'uso di USDt anche per il gioco d'azzardo online, recentemente legalizzato nel paese verdeoro. «Stiamo cercando di contenere il fenomeno - ha assicurato - ma questo è un effetto collaterale negativo della libertà», ha ammesso. Proprio per venire incontro a chi preferisce una stablecoin in valuta locale, Stratum - azienda di cui Lopes è CEO - ha creato VRL, agganciata al real brasiliano, ma garantita dall'oro. «C'è chi vuole avere i real anche in versione digitale», ha sottolineato il protagonista della presentazione. «Con VRL possono farlo, e spendere ovunque senza commissioni, grazie all'integrazione con PIX.»
L'inclusione finanziaria passa dalle valute digitali
L'altro grande fronte su cui Lopes e il suo team stanno lavorando è l'inclusione finanziaria. «In Brasile, 34 milioni di persone non hanno ancora accesso a un conto bancario. Tra questi, ci sono 5 milioni di stranieri, come i rifugiati, a cui possederne uno in Brasile è vietato per legge», ha spiegato. «Ma con Bitcoin e stablecoin,
possiamo dargli l'opportunità di lavorare e di partecipare all'economia.» La soluzione si chiama SWAPIX: si tratta di una tecnologia che converte istantaneamente USDt e Real, in entrambe le direzioni, sfruttando la rete PIX. «Così uno straniero può ricevere USDt, convertirli in Real e spenderli ovunque. O, ancora, un brasiliano può mandare real a un parente in Argentina, che può riceverli come USDt. Il futuro - ha sentenziato - è una rete di pagamenti globale e senza confini.»
Le sfide dell'open source in Brasile
Per realizzare questa visione, però, servono chiaramente sviluppatori informatici capaci di lavorare con blockchain e tecnologie open source. «Trovare le competenze giuste in Brasile è stata la vera sfida», ha chiarito Lopes. «Per questo abbiamo deciso di investire sulla formazione: il prossimo anno apriremo un centro dove formeremo sviluppatori e startupper, ospitando anche aziende e banche che vogliono portare i loro team. E lo faremo gratis, perché la conoscenza va condivisa, non venduta.»
L'appuntamento per continuare a esplorare il sempre più promettente futuro della finanza decentralizzata è per il 24 e 25 ottobre 2025, sempre a Lugano, quando la
quarta edizione della conferenza tornerà a radunare migliaia di persone in riva al Ceresio: i biglietti per partecipare alla prossima puntata del Plan ₿ Forum sono già in vendita al prezzo speciale di 99 franchi.