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GRANDE DISTRIBUZIONEAddio grandi centri commerciali, piccolo è bello

02.06.16 - 20:23
I giganti della grande distribuzione cambiano strategia: grandi punti vendita addio. Arrivano i negozi a formato «giocattolo». L'esempio che arriva da Media Markt
Addio grandi centri commerciali, piccolo è bello
I giganti della grande distribuzione cambiano strategia: grandi punti vendita addio. Arrivano i negozi a formato «giocattolo». L'esempio che arriva da Media Markt

BERLINO - Grandi superfici, addio. Sono sempre più numerose le catene tedesche che stanno sperimentando i negozi in formato «mini».

Il Media Markt più piccolo di Germania è alla stazione di Berlino - L'ultimo esempio in ordine di tempo giunge da Saturn, catena di magazzini tedesca di elettronica appartenente alla grande azienda di distribuzione e cash and carry tedesca Metro AG che, a fine maggio, ha aperto alla stazione centrale di Berlino un nuovo Media Markt con soli 800 metri quadrati di superficie di vendita. E' il Media Markt più piccolo di tutta la Germania. La sua superficie non raggiunge neppure un terzo della grandezza standard dei negozi appartenenti alla grande catena di elettronica.

Saturn: superficie di vendita tra i 300 e i 700 metri quadrati - La sorella Saturn ha intenzione di osare di più. Con il suo nuovo concetto «Saturn Connect», i suoi negozi avranno una superficie di vendita tra i 300 e i 700 metri quadrati.

I nuovi mini-Ikea - I giganti dell'elettronica tedeschi non sono i soli a portare avanti questa nuova soluzione. Il colosso del mobile a buon mercato, Ikea, oltre ai suoi negozi classici, ha iniziato a proporre alla clientela i cosiddetti punti di raccolta e ritiro merce, detti punti «pick-up». Mentre i giganti blu tradizionali della catena svedese hanno una superficie di vendita di 25.500 metri quadrati, il centro di ordinazione e consegna aperto ultimamente a Ratisbona ha una superficie di 800 metri quadrati. Oltre ad uno spazio espositivo, questo mini-Ikea offre al cliente consulenza, possibilità di ordinazione e serve quale punto di ritiro in caso di merce ordinata online e non.

«Negozi in formato giocattolo» - Anche i giganti del fai da te tedesco stanno seguendo il nuovo trend. Oltre alle grandi superfici di vendita di Hornbach, che hanno una grandezza media di 11.600 metri quadrati, con «Hornbach Compact» si offre al cliente un negozio con una superficie di soli 800metri quadrati. La Bild-Zeitung, riprendendo la rivista «Immobilien-Zeitung», parla di un nuovo trend, definito «Negozi in formato giocattolo».

Fine dell'epoca del mega store? - L'esperto Gerrit Heinemann, dell'Alta Scuola Niederrhein (Basso Reno), spiega: «Per tanti anni abbiamo assistito alla tendenza ad avere superfici di vendita sempre più grandi. Nel frattempo, però si registra un aumento di commercianti che aprono negozi dal formato fortemente ridotto».

Meno vincoli burocratici per i «mini-negozi» - Gli esperti del settore ritengono che questa evoluzione non sia soltanto una risposta alla diminuzione del fatturato per metro quadrato dovuta al boom delle ordinazioni online. I mini-negozi necessitano, infatti, di meno permessi e meno vincoli burocratici rispetto alle grandi superfici delle periferie cittadine.

La fusione del commercio classico e del commercio online - Questi mini-negozi sono considerati una sorta di fusione tra il commercio classico e quello online. Oggi è possibile «usare tablet o terminali online» quale sorta di estensione del classico scaffale». In questo modo si ha la possibilità di offrire su superfici di vendita più piccole una grande scelta di prodotti, che possono poi essere spediti velocemente a domicilio. Le grandi superfici quindi non saranno più necessarie.

I negozi diventeranno degli show room - Heinemann va oltre. E' sua convinzione, infatti, che i negozi diventeranno degli showroom che presenteranno merce che si potrà osservare, provare ma che non si avrà a disposizione subito. Infatti sarà ordinata online e la consegna avverrà a domicilio.

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COMMENTI
 

vulpus 7 anni fa su tio
Il buon Zali dovrà aggiustare la mira per giustificare la tassa. Interessante l'articolo apparso oggi sul CdT a firma di Chiesa sulla tassa. Ne emerge una conferma di quanto sostenuto dai 20000 e oltre:l'operazione è finalizzata al rastrellamento, oramai teorico di 12 milioni di franchi.

Foxdilollo78 7 anni fa su tio
Se è questo il trend, la tassa di collegamento non avrà vita lunga...
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