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ZURIGOPublicitas dichiara fallimento

11.05.18 - 11:28
Il tribunale di Bülach ha detto no alla moratoria concordataria. A rischio fino a 150 posti di lavoro
Publicitas dichiara fallimento
Il tribunale di Bülach ha detto no alla moratoria concordataria. A rischio fino a 150 posti di lavoro

ZURIGO - Publicitas dichiara fallimento: dopo che tutti i principali gruppi editoriali le hanno voltato le spalle, la società di commercializzazione pubblicitaria ha gettato la spugna, inoltrando una procedura in questo senso al Tribunale distrettuale di Bülach (ZH).

Una settimana fa Publicitas aveva chiesto e ottenuto la moratoria concordataria. I responsabili avevano presentato un piano di risanamento agli editori che avevano tempo fino a ieri per prendere posizione.

Ma si è trattato di un tentativo vano: nessuno ha appoggiato il piano di ristrutturazione. Il commissario della moratoria concordataria ha comunicato oggi di aver depositato presso la corte di Bülach una richiesta per fallimento.

Interessati sono dai 120 ai 150 dipendenti, che ieri hanno ricevuto un invito da parte della direzione per partecipare ad una conferenza durante la quale avrebbero dovuto riceve "informazioni importanti".

Due settimane fa Tamedia è stato il primo grande gruppo mediatico elvetico ad annunciare l'interruzione immediata di ogni collaborazione con Publicitas. Nel giro di due giorni anche Ringier, Admeira (l'alleanza pubblicitaria che riunisce Ringier, la SSR e Swisscom), Axel Springer Svizzera, il gruppo AZ Medien (Aargauer Zeitung) e quello della NZZ (Neue Zürcher Zeitung) hanno fatto altrettanto.

Settimana scorsa i principali editori della Svizzera tedesca e il gruppo del Corriere del Ticino (CdT) hanno fatto sapere che intendono a loro volta dar vita a una nuova società di commercializzazione pubblicitaria.

Stando a una nota del gruppo CdT, la nuova società "inizierà la sua attività a breve". "Non opererà in concorrenza con altri attori, ma proporrà prestazioni e servizi che andranno a incrementare e completare l'offerta già esistente". Vi partecipano, oltre al CdT, i gruppi Tamedia, NZZ, AZ Medien e l'associazione degli editori svizzero-tedeschi Schweizer Medien.

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