Questa situazione è sempre più preoccupante, ha detto ai media la direttrice generale aggiunta dell'Organizzazione internazionale del lavoro
GINEVRA - Gli impieghi a livello mondiale forniti dalle piccole e medie imprese (PMI) nel 2016 sono rimasti stabili rispetto all'anno precedente, aumentando solo di 0,2 punti percentuali. Lo riferisce un rapporto pubblicato a Ginevra dall'Organizzazione internazionale del lavoro (ILO).
Questa situazione è sempre più preoccupante, ha detto ai media la direttrice generale aggiunta dell'ILO Deborah Greenfield, che non ha speculato sull'evoluzione attesa in futuro.
La lentezza della crescita è negativa per l'economia, anche se rispetto a 15 anni fa la quota di posti di lavoro che si trovano nelle PMI è salita di quasi quattro punti percentuali, attestandosi al 34,8%. In totale, 2,8 miliardi di persone sono occupate in aziende private.
Nei Paesi in via di sviluppo le PMI offrono un po' più del 50% degli impieghi, mentre il tasso scende a circa il 40% in quelli sviluppati e al 34% in quelli emergenti.
Per quanto riguarda le differenze a livello di genere, le donne sono maggiormente stipendiate a tempo pieno presso società medio-piccole piuttosto che di grandi dimensioni.
«Servono politiche in grado di promuovere maggiormente le PMI e migliorare il clima degli affari per tutte le imprese», ha aggiunto Greenfield, sottolineando l'importanza dell'accesso ai finanziamenti per le ultime arrivate.