Cerca e trova immobili

Dal MondoREGIO INSUBRICA: Il mistero del cadavere della "Val Dell'Oro

10.06.00 - 17:10
Lungo vertice oggi fra gli inquirenti per risolvere il giallo del corpo in avanzato stato di decomposizione trovato giovedi' nei boschi lecchesi.
REGIO INSUBRICA: Il mistero del cadavere della "Val Dell'Oro
Lungo vertice oggi fra gli inquirenti per risolvere il giallo del corpo in avanzato stato di decomposizione trovato giovedi' nei boschi lecchesi.
LECCO. Si aprono inquietanti scenari sul giallo del cadavere rinvenuto nei boschi della “Val Dell’Oro” di Civate (Lecco) nel pomeriggio di giovedi’. Il Sostituto Procuratore di Lecco, Paola Dal Monte, nella mattinata di oggi ha avuto un lungo colloquio con l’anatomopatologo, il Dr. Paolo Tricomi, che ieri pomeriggio ha eseguito l’autopsia. Subito dopo si è svolto un vertice fra lo stesso Magistrato e i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecco e della stazione di Valmadrera che stanno cercando di dare un nome al corpo. Ma alle domande dei giornalisti sono stati opposti, anche oggi, soltanto “no comment”, anche quando sono state avanzate ipotesi diverse rispetto a quella, definita più probabile, dell’incidente. Molti gli elementi che non lasciano dormire sonni tranquilli alimentando moltissimi dubbi. Su tutto, la zona dove attorno alle 17.00 un escursionista di Bulciago ha fatto la macabra scoperta. L’uomo, di mezza età, altezza 1,70, carnagione chiara, probabilmente italiano, indossava solo una maglietta e un paio di jeans, ed è stato trovato lontano dai sentieri “segnalati” che percorrono la valle. Non aveva con sé né denaro né documenti. Appariva insomma “ripulito” da qualsiasi traccia capace di far risalire alla sua identità. Non sono state trovate neppure catenine o anelli. Non si riesce neppure a capire come possa aver raggiunto la “Val Dell’Oro”, visto che non in zona negli ultimi tempi non sono stati rinvenuti mezzi abbandonati sono stati rinvenuti mezzi abbandonati. Le condizioni in cui è stato trovato il cadavere, poi, non hanno permesso all’anatomopatologo di compiere esami a tal punto accurati da far scartare completamente almeno gli ultimi dubbi sulla causa del decesso che sarebbe avvenuto all’incirca 20 giorni fa. In poche parole con piu’ passano le ore con piu’ si infittisce il mistero, grazie anche a quell’alone di “omertà” investigativa creato da Magistrato e Carabinieri. Cosa puo’, dunque, essere successo? Possibile che lo sconosciuto (di certo non residente in zona) abbia da solo raggiunto la “Val Dell’Oro” senza portare con se documenti e soldi? Possibile che sia davvero successo un incidente? Potrebbe, cioè, essere caduto nel greto del fiume mentre, dopo una lunga passeggiata, stava mettendo in ammollo i piedi? Da ricordare che il cadavere era parzialmente immerso nell’acqua del torrente che taglia in due la vallata e le scarpe sono state rinvenute poco lontano. Forse è scivolato battendo la testa, oppure e’ stato colto da malore. Chi lo sa? Mille domande, per ora senza risposta come quelle, non certo sottovalutate in queste ore, di un possibile atto di violenza. E qui si apre un altro ampio ventaglio di ipotesi: possibile che l’uomo sia stato prelevato con la forza da chissà quale parte e portato nella “Val Dell’Oro” per regolare un paio di conticini in sospeso? Non lo si puo’ assolutamente escludere. Non sarebbe, d’altronde, la prima volta che accadono fatti del genere. Giusto per ricordarne uno, quello con protagonista il pregiudicato Franco Greco di Olginate, prelevato con la forza una sera di alcuni mesi fa, dopo essere stato a trovare un amico in paese e portato a Olgiate Comasco per essere gettato negli scarichi fognari della ditta Boselli. Prima, pero’, i suoi aggressori lo avevano sbudellato riducendolo in fin di vita. Nonostante le gravissime ferite, era riuscito a risalire il pozzetto in cui era stato gettato e ad incamminarsi lungo la Provinciale che collega Olgiate a Bizzarrone. Deve la vita ad un automobilista che, pur non fermandosi ed avendolo scambiato per un ubriaco, telefono’ al 118. Per il tentato omicidio di Franco Greco sono già 4 le persone finite in carcere e all’appello ne manca ancora una. Alla luce, dunque, di questo episodio avvenuto tempo fa, legittimo non escludere neppure l’ipotesi di un omicidio o di un sequestro di persona finito male. Qualche interessante novità potrebbe arrivare già lunedi’ prossimo. Per quel giorno gli inquirenti hanno convocato una conferenza stampa.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE