E ha ripreso anche Honda. Per quanto riguarda Wuhan, importante polo produttivo, non se ne parla prima del 24 febbraio
PECHINO - Le case automobilistiche nipponiche hanno parzialmente ripreso oggi la produzione in Cina, dopo lo stop per il coronavirus: Toyota ha riferito che dei suoi 4 impianti, quelli di Changchun e Guangzhou sono ripartiti.
Per Tianjin e Chengdu, si dovrà attendere fino al 24 febbraio o più tardi. Honda ha riavviato le operazioni nelle tre fabbriche di Guangzhou, pianificando un aumento progressivo della produzione. Per quello di Wuhan, città focolaio dell'epidemia, l'attesa è per il 24 febbraio o dopo.
In Cina Toyota ha una capacità produttiva di 1,40 milioni di veicoli, pari al 15% del totale. Honda, invece, ha linee di assemblaggio a Guangzhou per un combinato di 600'000 veicoli annui.
L'effetto coronavirus sul settore automobilistico si farà sentire, lo ha confermato anche un recente servizio della CNN, e pure in maniera particolarmente importante durante tutto l'arco del 2020.
Al di là delle fabbriche vere e proprie - come quelle di Toyota, Honda e pure Tesla - sono diverse le aziende europee che dipendono dagli stabilimenti nella Repubblica popolare per quanto riguarda parti e pezzi di ricambio.