La catena specializzata in balocchi rischia di dover chiudere una buona parte dei suoi 105 negozi inglesi, si tenta una strategia di salvataggio
LONDRA - Questa volta non è un gioco: Toys R Us, la più grande catena di negozi di giocattoli presente nel Regno Unito, finisce in bancarotta dopo la richiesta di Chapter 11 chiesta negli Stati Uniti a settembre e da oggi va in amministrazione controllata con 3000 posti di lavoro a rischio.
Il tentativo di salvataggio dello storico marchio nel Regno Unito è stato affidato alla Moorfields, corporate specializzata nelle ristrutturazioni. Simon Thomas, nominato joint administrator, ha subito puntualizzato che il futuro resta incerto, ipotizzando conseguenze a breve e medio termine per molti dipendenti e riservandosi di comunicare più avanti se alcuni o tutti i 105 punti vendita 'Toys R Us' dovranno essere chiusi.
Sprofondata nei debiti, la società era in crisi da mesi e a settembre la proprietà Usa aveva chiesto la procedura di bancarotta. Thomas punta ora a trovare compratori almeno per una parte del business, sottolineando tuttavia come la concorrenza di piccoli negozi e online abbia messo di fatto fuori mercato nel settore dei giocattoli i grandi magazzini moltiplicati dalla catena fra gli anni Ottanta e Novanta.