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RUSSIAIl plebiscito di Putin V, sfiorato il 90%

17.03.24 - 19:14
L'affluenza alle urne è stimata a oltre il 73%, rispetto al 67,5% registrato nelle precedenti presidenziali.
keystone-sda.ch / STR (STRINGER)
Fonte ats
Il plebiscito di Putin V, sfiorato il 90%
L'affluenza alle urne è stimata a oltre il 73%, rispetto al 67,5% registrato nelle precedenti presidenziali.

MOSCA - Secondo diversi exit poll e con lo scrutinio dei voti già a buon punto, il capo del Cremlino si è aggiudicato tra l'87% e l'89% delle preferenze, con gli altri tre candidati-comparsa praticamente annientati. Il comunista Nikolai Kharitonov, in seconda posizione, si è fermato al 4,7%, quello di Gente Nuova, Vladislav Davankov, al 3,6% e quello del Partito liberaldemocratico Leonid Slutsky al 2,5%.

I tre giorni in cui si sono svolte, per la prima volta, le consultazioni hanno dato i risultati sperati anche in termini di partecipazione, secondo i dati ufficiali. L'affluenza alle urne è stimata a oltre il 73%, rispetto al 67,5% registrato nelle precedenti presidenziali, nel 2018. Mentre si attende ancora il dato del voto elettronico.

Una partecipazione massiccia, tra l'80% e il 90%, è stata annunciata anche nelle quattro regioni ucraine parzialmente controllate dalle truppe di Mosca e annesse dalla Russia nel 2022: Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson. Qui la vittoria di Putin è stata, se possibile, ancora più netta. Le percentuali che gli sono attribuite arrivano fino al 95% nel Donetsk, al 94% nel Lugansk, al 93% nella regione di Zaporizhzhia e all'88% in quella di Khers

L'urlo di Yulia: «Sulla scheda ho scritto "Navalny"». «Un giorno vinceremo»: è il messaggio della vedova Navalny al popolo russo dopo aver espresso il suo voto all'ambasciata a Berlino nell'ambito dell'azione di protesta silenziosa del «Mezzogiorno contro Putin», ovvero la chiamata del dissenso alle urne che è risuonata come l'ultima volontà dell'oppositore Alexei Navalny, il suo ultimo appello prima della morte, cui in molti hanno risposto mettendosi silenziosamente in fila a mezzogiorno in punto in Russia e in più parti del mondo.

Anche a Berlino, quindi, dove però l'immagine di Yulia Navalny che si unisce alla coda per votare all'ambasciata russa nella capitale tedesca sembra invece urlare tutta la forza con cui il marito morto in una colonia penale nell'Artico ha per anni combattuto la sua battaglia contro Vladimir Putin: «Sulla scheda ho scritto "Navalny"», ha detto Yulia ai giornalisti, circondata dagli elettori in fila, acclamata dai sostenitori e omaggiata con mazzi di fiori.

Casa Bianca: «Elezioni russe né libere né giuste - «Queste elezioni sono state chiaramente né libere né giuste dato che Putin ha imprigionato gli oppositori politici prevenendo così che corressero contro di lui». Lo afferma il portavoce del consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca. «Le elezioni presidenziali in Russia non sono legali, libere ed eque», è la posizione del governo polacco, che attraverso una nota del ministero degli Esteri ha aggiunto che il voto si è svolto «in un contesto di dura repressione» e nelle regioni occupate dell'Ucraina, in violazione del diritto internazionale.

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