LUGANO - L'inchiesta condotta dalla procuratrice pubblica Manuela Minotti Perucchi per far luce su presunte malversazioni di in una decina di milioni di franchi all’ Ab Fin di Paradiso, ha portato al fermo nei giorni scorsi scorsi di tre persone. Stando a quanto scrive oggi il Corriere del Ticino, a finire agli arresti c'è anche S.P., dirigente della banca Fortis di Massagno.
La vicenda che appare molto complessa ruota attorno alle cosiddette retrocessioni, quote sugli utili che in genere le banche versano a quei gestori esterni che portano loro dei clienti generando così delle entrate. "Si tratta - scrive il giornale - di una prassi ricorrente, a patto che il cliente venga debitamente informato dal beneficiario così come la società da cui quest'ultimo dipende. Nel caso specifico, e si parla di retrocessioni per numerose transazioni dell’ordine di centinaia di migliaia di franchi, le regole non sarebbero state rispettate".