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LUGANONiente mense per tutti

06.11.13 - 16:29
Il Municipio ha trovato una soluzione per ampliare ugualmente l'offerta agli scolari luganesi
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Niente mense per tutti
Il Municipio ha trovato una soluzione per ampliare ugualmente l'offerta agli scolari luganesi

LUGANO - Si sono presentati in tre alla abituale conferenza stampa settimanale del Municipio di Lugano: il sindaco Marco Borradori, il vicesindaco Giovanna Masoni Brenni e Cristina Zanini Barzaghi. E' stato il sindaco ad aprire la conferenza stampa con un piccola gaffe. Egli, infatti, ha salutato i presenti in nome del "Consiglio di Stato".

 

Sono stati tre i punti discussi dal Municipio oggi:

 

Incontro con i coniugi Olgiati - Marco Borradori ha riferito di aver ringraziato i collezionisti d'arte Danna e Giancarlo Olgiati, proprietari dell'importante collezione d'arte delle avanguardie del XX e del XXI secolo e dell'archivio del Futurismo depositato allo Spazio -1: "Non possiamo sottacere il fatto che quando è stato riaperto lo spazio espositivo ci sono stati molti visitatori. Lo spazio espositivo -1 è un biglietto da visita e di primo piano. Un buon trampolino di partenza per il futuro del LAC".

 

"Il LAC - ha continuato Marco Borradori - deve diventare una parte integrante del tessuto sociale di Lugano. Dovremo lavorare molto. La cultura e l'arte non devono essere soltanto riservate ai cittadini di serie A, B o C, ma aperte a tutti e devono essere considerate un volano dell'economia luganese. Uno degli obiettivi del Municipio è anche quello di tendere a una qualità elevata della sua offerta culturale".

 

Giovanna Masoni Brenni ha dichiarato che a Lugano l'offerta culturale sta crescendo. Un'offerta inserita ormai in un circuito internazionale. Masoni Brenni ha ricordato la data dell'apertura del Lac, ossia il 2015, ed ha annunciato l'intenzione dell'esecutivo cittadino di procedere a una defiscalizzazione dei contributi e delle donazioni culturali per fini ideali e di interesse pubblico sull'esempio di Basilea, dove vi è una quota di defiscalizzazione totale. In Ticino la quota di defiscalizzazione si ferma al 10%.

 

La decisione sulle mense - "Non è quella uscita dal Consiglio Comunale" ha dichiarato il sindaco Borradori, "ma il Municipio ha dovuto tener conto della situazione finanziaria e della posizione del Consiglio di Stato". Niente mense per tutti quindi. Le finanze lo impongono. Il concetto è stato ribadito dal vicesindaco: "Il primo passo è commisurato alla situazione attuale. Passo che si basa con l'edilizia pubblica, dove erano previsti 7-8 milioni di franchi d'investimento".

 

Investimenti congelati questi, per motivi di risparmio e sfruttare i posti già esistenti, ossia quelli residui, che sono un centinaio circa e che si andranno ad aggiungere agli attuali 400 disponibili (10% del totale degli allievi iscritti alle scuole luganesi), con un aumento dell'offerta di circa il 30%. Non ci sarà però l'offerta del doposcuola, ma si limiterà al meriggio. Il terzo passo è quello di aumentare dai 130mila franchi limite lordo a 150mila l'accessibilità al servizio mense. "Ciò comporta un onere annuale ulteriore, stimato attorno ai 250mila franchi, per coprire questo servizio" ha aggiunto Masoni-Brenni.

 

Una votazione avvenuta a maggioranza, che ha visto il voto contrario di Zanini-Barzaghi e del vicesindaco. Tuttavia tutti i componenti del Municipio hanno riconosciuto la gravità della situazione finanziaria e la necessità di trovare una soluzione. I provvedimenti votati dall'esecutivo entreranno in vigore dall'anno scolastico 2014-15. Ora la parola passa al Consiglio comunale, che dovrà esprimersi sulla decisione municipale.

 

Le Commissioni di quartiere - Esse verranno mantenute, ma si cercherà di favorire il volontariato per motivi di risparmio. L'obiettivo del Municipio è quello di trovare un assetto definitivo per la prossima legislatura che vada incontro anche alle sensibilità dei nuovi quartieri luganesi.

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