Bimbo con disabilità aggredito sul bus: «Atto ingiustificato»

Lo shock della mamma: «È accaduto tutto in una manciata di minuti. Quella donna non sembrava pienamente in sé».
AGNO - Ore 16:30. Un mercoledì pomeriggio come tanti per N.* quando, ad Agno, sale sull'AutoPostale insieme ai suoi due figli. «Eravamo appena stati dal pediatra e stavamo tornando a casa», racconta la donna.
«Noi viaggiamo solo con il bus, io non ho l'auto», spiega. Qualcosa però non va come al solito. «È accaduto tutto nell'arco di una manciata di minuti. Il bus è partito da Agno alle 16:30, alle 16:35 circa ho sentito mio figlio urlare e chiedere aiuto».
La mamma in quel momento è seduta nel posto disabili con la bambina più piccola, nella carrozzina, mentre il figlio, 6 anni e con una disabilità riconosciuta (ADHD e autismo), è come al solito seduto davanti. «Gli piace quel posto. Gli autisti ormai lo conoscono, lui si allaccia sempre la cintura, si siede lì e lì rimane».
Sentite le grida e alzati gli occhi, la madre vede una donna avvinghiata a suo figlio. «Ero al telefono, mi sono alzata di scatto per allontanarla». Il motivo scatenante non è chiaro, ma la mamma su questo aspetto è perentoria: «Non ci sarebbero comunque giustificazioni. Potrebbe aver alzato la voce, o magari potrebbe avere avuto un momento di esuberanza... nulla permette a una sconosciuta di mettere le mani addosso a un minore».
Cosa che invece è accaduta: «L'ha stretto per il collo, le braccia, i polsi. Due ore dopo portava ancora i segni dell'aggressione. Quella donna ha visto che il bambino era accompagnato, poteva rivolgersi a me».
A quanto pare la donna (sulla 60ina) non parlava italiano, ma tedesco. «Non dava l'impressione di una persona equilibrata. Ho pensato che avesse disturbi mentali o problemi di tossicodipendenza. A Neggio è scesa e non sappiamo dove sia andata».
Per il momento l'accaduto è stato segnalato alla polizia. «Sono arrivati a casa che era sera inoltrata e il bambino era ancora scosso. Piangeva e diceva di avere paura». Oggi, con più calma, verrà sporta denuncia contro ignoti. «Mi auguro che la trovino», conclude la donna.
Contattata, la Polizia conferma un intervento avvenuto in seguito ad una segnalazione giunta ieri alla Centrale comune di allarme (CECAL), e per la quale «sono in corso degli accertamenti».
*nome noto alla redazione.




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