A pesare è il crollo dei prezzi dell'energia
MONTE CARASSO - Conti in rosso per l'Azienda elettrica ticinese (AET) che, per la prima volta in 20 anni ha chiuso con un risultato negativo registrando un disavanzo di 46 milioni di franchi. I dati sono stati presentati questa mattina a Monte Carasso, alla presenza del Consigliere di Stato Christian Vitta, Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia.
A pesare è il costante calo dei prezzi dell'energia che nel 2015 hanno toccato il minimo. Ovviamente in gioco vi sono diversi fattori quali il calo della domandae l'aumento della produzione delle energie rinnovabili.
AET si è quindi trovata a produrre e vendere elettricità in perdita e le prospettive per il futuro non sono incoraggianti.
A queste condizioni tutti gli impianti non sussidiati, inclusi quelli idroelettrici in Svizzera, non riescono a coprire i costi di produzione.
In questo contesto gli obiettivi prioritari di AET restano la salvaguardia del patrimonio idroelettrico cantonale, il rafforzamento della collaborazione con gli attori del settore elettrico e la difesa di posti di lavoro e competenze professionali in Ticino.
Al 31.12.2015 AET impiegava 216 persone (di cui 12 apprendisti), mentre nel gruppo (comprendente la SES) erano attivi 451 collaboratori.