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Un'inchiesta interna ha portato alla luce la situazione che vede protagonista un infermiere cinquantenne italiano
LUGANO - Sarebbe un infermiere cinquantenne italiano - della provincia di Varese - il collaboratore del Civico di Lugano licenziato negli scorsi giorni dopo l’apertura di un’inchiesta interna per molestie e mobbing nei confronti di alcune colleghe, infermiere, segretarie e giovani allieve. Lo riporta la Rsi. I fatti si sarebbero ripetuti per almeno un anno.
Le vittime di quello che sarebbe stato un capo reparto in chirurgia potrebbero essere una ventina. Fra le donne importunate non vi sarebbero pazienti. L’uomo aveva ottenuto il loro silenzio facendo valere la sua posizione di potere, in alcuni casi minacciando un eventuale licenziamento. Alcune di loro, però, hanno trovato il coraggio di parlare, raccontando dei colloqui avuti con l'uomo, che avrebbe anche allungato le mani su di loro.
L’inchiesta interna è stata avviata il settembre scorso. Di questo è stato informato il medico cantonale, ma non è stata coinvolta per ora la magistratura.
