Cerca e trova immobili
SORENGO

Mastectomia errata, non si controllò il bracciale

Al Sant'Anna vi furono problemi di identificazione, ma è al vaglio anche il reato di truffa
tipress
Mastectomia errata, non si controllò il bracciale
Al Sant'Anna vi furono problemi di identificazione, ma è al vaglio anche il reato di truffa
SORENGO - Truffa ai danni delle casse malati, è il reato che sta valutando il Ministero pubblico in relazione alla mastectomia errata subita da una 67enne del Sottoceneri lo scorso anno alla Clinica Sant’Anna. Come anticipa alla Rs...

SORENGO - Truffa ai danni delle casse malati, è il reato che sta valutando il Ministero pubblico in relazione alla mastectomia errata subita da una 67enne del Sottoceneri lo scorso anno alla Clinica Sant’Anna.

Come anticipa alla Rsi Giorgio Merlani “la Procura dovrà accertare che tipo di fatturazione è stata presentata. È possibile che qualcuno maldestramente abbia mandato la fattura completa senza correggerla anche se - ipotizza il medico cantonale - non credo che si possa rinfacciare una truffa per mestiere”.

Nel frattempo vengono a galla nuovi dettagli: l’errore fu causato da una serie di circostanze tra le quali il mancato controllo del braccialetto di identificazione. Dopo l’operazione, durante la compilazione di un documento, il medico avrebbe infatti detto che bisognava cambiare l’etichetta in quanto il nome era sbagliato. Ma ad essere sbagliato non era il nome, bensì la donna.

L’altra paziente avrebbe dovuto essere operata più tardi. Appurato l’errore è stato però scongiurato un secondo intervento errato.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE