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CANTONELuca Fumagalli, il ticinese che analizza il DNA dei lupi

06.01.24 - 12:32
Il professore dirige a Losanna l'unico laboratorio svizzero che effettua questo tipo di analisi sul grande predatore
Keystone
Fonte Jean-François Schwab, Keystone-ATS
Luca Fumagalli, il ticinese che analizza il DNA dei lupi
Il professore dirige a Losanna l'unico laboratorio svizzero che effettua questo tipo di analisi sul grande predatore

LOSANNA - Ogni volta che un lupo viene abbattuto in Svizzera l'identificazione genetica dell'animale viene effettuata all'Università di Losanna. Il professor Luca Fumagalli dirige l'unico laboratorio svizzero che analizza il DNA del grande predatore.

Gli specialisti dell'ospedale veterinario dell'Università di Berna si occupano di determinare le circostanze della morte dell'animale o il suo stato di salute. L'analisi più dettagliata si svolge invece presso il Laboratorio di biologia della conservazione (LBC), istituito nel 1998 presso il Dipartimento di Ecologia ed evoluzione dell'Università di Losanna (UNIL). Questa si basa sul campionamento diretto dei tessuti del predatore.

Ma questo laboratorio è innanzitutto stato pioniere delle analisi genetiche chiamate non invasive, vale a dire senza prelievi diretti sugli animali selvatici. Un vantaggio quando si tratta di specie quasi invisibili come il lupo.

Campioni anonimi

«Lavoriamo principalmente sulla base di campioni trovati sul campo, depositati durante il passaggio di un animale, quali defecazioni, peli o saliva. E non su animali catturati o osservati. Questi campioni ci vengono inviati in forma anonima, per tutte le specie», spiega a Keystone-ATS il creatore e direttore del LBC Luca Fumagalli.

«In effetti, queste sono le analisi più complicate e lunghe da effettuare, perché il DNA è molto degradato. È l'opposto del prelievo di un campione di sangue o di un campione di tessuto muscolare, per esempio», spiega il professore di biologia.

Dal 1999, il ticinese e la sua squadra hanno ricevuto un mandato dall'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) concernente in particolare il lupo, con in media 300-400 campioni da analizzare all'anno, sempre non invasivi. Da tre anni a questa parte il numero è passato a circa 2000.

Il suo laboratorio collabora con la fondazione KORA, che si occupa di ecologia dei carnivori e gestione della fauna selvatica, responsabile del monitoraggio dei grandi predatori. È questa fondazione che monitora e documenta le popolazioni di lupi in Svizzera.

Lupi abbattuti: analisi semplici

L'analisi genetica dei lupi abbattuti nei cantoni rappresenta solo una minima parte delle cosiddette analisi «non invasive», sottolinea il direttore del LBC. «D'altra parte sono le analisi più facili da effettuare perché riceviamo un campione biologico ricco di materiale genetico, cioè un pezzo di muscolo o di altro tessuto dell'animale», afferma.

Tali campioni vengono introdotti anonimamente in un totale di un'ottantina inviati al LBC ogni quindici giorni per essere analizzati. Qualunque sia il campione inviato, non vengono fornite indicazioni sul giorno, il luogo o le circostanze dell'abbattimento, per non falsare i risultati.

«Vengono mescolati agli altri campioni da analizzare» rileva Fumagalli. Come per le analisi non invasive, il professore deve determinare se le tracce che gli vengono sottoposte provengono realmente da un lupo e se si tratta di un esemplare già identificato o meno. Gli capita quindi di analizzare diversi campioni di uno stesso lupo.

In quasi 25 anni di carriera, Fumagalli ha già inventariato circa 530 lupi nella sua banca dati. Si tratta di esemplari che hanno transitato dalla Svizzera, che sono attualmente su suolo elvetico, che sono partiti o che sono morti, precisa.

Stessa discendenza genetica che in Italia

Il LBC è un laboratorio di ricerca fondamentale. La squadra composta da una decisa di persone, di cui tre a tempo parziale esclusivamente per il lupo, lavora sulla genetica delle popolazioni selvatiche. L'obiettivo è di ricostruire la storia dell'evoluzione genetica di una specie, come ad esempio il lupo.

«I lupi che si trovano in Svizzera appartengono praticamente tutti alla stessa discendenza genetica, cioè quella che caratterizza la popolazione selvatica italiana ed è presente solo in quest'ultima, dove è rimasta una piccola popolazione residua, come in Spagna o nei Balcani, dopo che il lupo è stato sterminato quasi ovunque nel XX secolo», spiega il professore. «Circa un secolo fa era destinato a scomparire».

«Poi è tornato da solo, attraverso una ricolonizzazione naturale dal centro-sud al nord dell'Italia, ed è arrivato nelle Alpi alla fine degli anni '80», continua. «Quindi è sempre importante ricordare che il lupo non è mai stato reintrodotto o introdotto», insiste Fumagalli.

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COMMENTI
 

Glory 3 mesi fa su tio
Quello che ci costa di più è il pseudo allevatore che non ha più voglia di lavorare ma frigna a Berna prima 7 milioni poi 40 milioni e non sono mai contenti e noi ne facciamo le spese

Robi57 3 mesi fa su tio
Mi domando quanto ci stanno costando questi lupi. Aiuti ai contadini per messa in sicurezza, rimborsi agli stessi per capi predati, analisi di laboratorio, monitoraggio, nuovo personale cantonale e federale impiegato. Qualcuno ha, o esistono, dei dati recenti?

tartux 3 mesi fa su tio
Risposta a Robi57
Bisogna probabilmente guardare l'ufficio federale do statistica se ha pubblicato dai al riguardo. Bisogna però correlare questi costi con dei guadagni che si ha in termine di salute delle foreste cui la presenza del lupo è estremamente positiva.

L HOST 3 mesi fa su tio
Risposta a Robi57
Se gli allevatori facessero un po meno le vittime e mettessero mano al portafogli poi sicuramente qualcosa in meno ci costerebbe. in alcuni paesi hanno luoghi chiusi in cui tenere gli animali durante la notte e espongono anche i cartelli contro l abbattimento del lupo dato la loro non necessità legata alle perdite. Mi chiedo perchè non lo possono fare tutti (soldi ovviamente)

Bad 3 mesi fa su tio
Risposta a Robi57
Piuttosto è l'allevamento che ci costa parecchio...

mastermi 3 mesi fa su tio
Risposta a Robi57
il classico statale svizzerooo. soldi per nulla

Audax 3 mesi fa su tio
Risposta a Robi57
Evidentemente nel tuo ragionamento sui costi, al fine di tirare le somme correttamente con i + e -, intendi mettere sulla bilancia anche i danni che non sono più causati dai cervidi e cinghiali uccisi dal lupo vero? No perché i dati sui danni alle colture sono di dominio pubblico anche se, volontariamente o no, sono spesso dimenticati al fine di veicolare un messaggio unicamente anti-lupo. Giusto? Tu vorresti le cifre complete vero? Dimmi che vuoi le informazioni complete e senza manipolazioni per favore...

Robi57 3 mesi fa su tio
Risposta a Audax
Io non sono ne pro ne contro il lupo. Penso che per giudicare il problema, se tale è, bisogna esserne direttamente interessato o perlomeno adeguatamente informato. Io, nel mio piccolo, mi volevo semplicemente togliere una curiosità. Mi spiace se a causare questo tuo “malumore” sia stato il mio scritto che probabilmente hai mal interpretato.

Audax 3 mesi fa su tio
Risposta a Robi57
Nessun malumore, son sincero. La mia era solo un asserzione sul fatto che le cifre vanno conosciute (ovviamente) ma vanno considerate nella loro totalità e senza manipolazioni. Ovvio che il lupo ha dei costi, c'è lo sbattono in faccia continuamente i media. Però trovo curioso che nessuno parli mai dei danni in diminuzione fatti ad esempio dai cinghiali. Non sembra strano anche a te? Questa si chiama manipolazione mediatica, ne più ne meno.

Robi57 3 mesi fa su tio
Risposta a mastermi
Scusami ma non capisco cosa vuoi dire. Non sono statale sono semplicemente uno svizzero che vuole documentarsi (prima di dare giudizi senza senso)
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