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LOCARNOFuochi "bio" o laser, come a Dubai

04.08.22 - 09:43
Sostituire gli spettacoli pirotecnici con alternative sostenibili: dopo Lugano anche a Locarno c'è chi ci pensa
foto Sinistra Unita
Fuochi "bio" o laser, come a Dubai
Sostituire gli spettacoli pirotecnici con alternative sostenibili: dopo Lugano anche a Locarno c'è chi ci pensa

LOCARNO - Luci e ombre, fuochi "bio" e laser. In tempi di emergenza idrico-climatica gli spettacoli pirotecnici compaiono al banco (affollatissimo) degli imputati assieme ai voli in aereo, alle piscine private e agli hamburger, per citarne alcuni. A Lugano il mese scorso dal municipale Tiziano Galeazzi (Udc) è arrivata la proposta di sostituire i fuochi del Primo d'agosto con uno spettacolo di droni. 

Proposta last-minute, se ne parlerà per l'anno prossimo. Ma intanto anche a Locarno c'è chi ci pensa su: un'interrogazione presentata oggi al Municipio dal campo politico opposto (Sinistra Unita, Verdi, Per Locarno, primo firmatario Pier Mellini, ma firma anche il Plr Stefano Lappe) propone una soluzione simile per la prossima edizione del festival "Luci e ombre".

Luci laser oppure fuochi eco-friendly, al posto dei tradizionali fuochi d'artificio inquinanti e rumorosi, che spaventano gli animali domestici. Le alternative elencate da Mellini e cofirmatari comprendono «effetti laser» con abbinamento fra musica e colori, spettacoli con mini droni luminosi «già utilizzati in diverse città quali Singapore, Dubai, Zurigo» e per finire dei fuochi d’artificio "biologici" inventati dall’artista olandese Daan Roosengaarde, chiamati Spark: «Assolutamente privi di rumore, consistono in un sistema di luci biologiche senza scoppi, in pratica delle scintille di luce composte unicamente da materiali biodegradabili». 

Queste alternative - sottolinea l'interrogazione - hanno «costi sempre più simili ai già di per sé onerosi spettacoli pirotecnici». I consiglieri comunali sottolineano come inoltre «gli spettacoli pirotecnici spesso necessitano di un controllo di sicurezza non irrilevante». E chiedono al Municipio di pensarci su. In vista della prossima siccità.

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