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CANTONEIn Ticino c'è chi storce il naso per le decisioni di Berna

30.03.22 - 19:33
Manuele Bertoli e Christian Garzoni avrebbero preferito un approccio un po' più prudente da parte del Consiglio federale
Ti-Press
In Ticino c'è chi storce il naso per le decisioni di Berna
Manuele Bertoli e Christian Garzoni avrebbero preferito un approccio un po' più prudente da parte del Consiglio federale
Il Presidente del Governo: «Avremmo preferito che venisse mantenuta la mascherina sui trasporti pubblici e che non fosse abrogato l'obbligo d'isolamento». Lo specialista di malattie infettive: «Ulteriore decisione estremamente coraggiosa che comporta dei rischi».

BELLINZONA - Il Consiglio federale ha deciso oggi di revocare anche le ultime restrizioni legate alla pandemia. Dal primo aprile in tutta la Svizzera decadranno infatti l'obbligo d'isolamento per i positivi e quello di portare la mascherina sui mezzi pubblici. Decisioni, queste, che non fanno fare salti di gioia né al Consigliere di Stato Manuele Bertoli, né allo specialista in malattie infettive Christian Garzoni. «Noi avremmo voluto un approccio più prudente», ha esordito il Presidente del Consiglio di Stato intervistato dai colleghi di Radio Ticino. «Avremmo preferito che venisse mantenuta la mascherina sui trasporti pubblici e che non fosse abrogato l'obbligo di isolamento. La decisione è però andata in un'altra direzione e ne dobbiamo prendiamo atto».

Decisione coraggiosa - Tesi queste sostenute anche dal direttore sanitario della Clinica Moncucco. «È un'ulteriore decisione estremamente coraggiosa che comporta comunque dei rischi», ha precisato Christian Garzoni «Probabilmente essa non provocherà una valanga di nuovi casi, ma contribuirà a far restare elevato il numero dei contagi». 

Un occhio ai più fragili - Gli ospedali infatti non sono vuoti. «I numeri fanno fatica a scendere», ha ricordato Garzoni. «Abbiamo sempre degli ammalati gravi tra le persone fragili e dei decessi. Vediamo tanti anziani con tre dosi che fanno una polmonite. Molti di loro ce la fanno ma hanno comunque un decorso ospedaliero molto complicato. Per questo io non avrei avuto fretta di levare gli isolamenti perché in questo modo una persona che ha il virus può più facilmente trasmetterlo». 

Mascherine in ospedali e case anziani - Per Garzoni l'utilizzo della mascherina negli ospedali e nelle case per anziani resta una «scelta ragionevole». «Spero che il Cantone possa mettere un obbligo almeno sul nostro territorio», ha sottolineato il medico. Rassicurazioni in merito sono subito giunte dalle parole di Bertoli. «Che sappia io questa è la direzione che si intende prendere», ha replicato il Direttore del Decs precisando però che il Ticino ha le mani legate per quanto riguarda l'obbligo d'isolamento e di mascherina sui mezzi pubblici. «Queste questioni sono a carattere tipicamente nazionale». Ma se l'obbligo decade dal primo aprile, così non è per le raccomandazioni: «Se la mascherina non è obbligatoria - conclude Bertoli - niente vieta di portarla facoltativamente, ad esempio».

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