Le fiamme del Mulino partirono dal magazzino... ma le cause non sono state chiarite

La perizia non è però riuscita a stabilire le cause del rogo che il 23 novembre 2020 distrusse l'edificio
Quanto rimasto, poco, non ha consentito agli esperti dell'università di Losanna di formulare una spiegazione per l'accaduto. L'inchiesta potrebbe chiudersi con un non luogo a procedere.
La perizia non è però riuscita a stabilire le cause del rogo che il 23 novembre 2020 distrusse l'edificio
Quanto rimasto, poco, non ha consentito agli esperti dell'università di Losanna di formulare una spiegazione per l'accaduto. L'inchiesta potrebbe chiudersi con un non luogo a procedere.
MAROGGIA - L'enorme incendio che il 23 novembre 2020 distrusse il Mulino di Maroggia partì dal magazzino al piano terreno. Come riporta la RSI, la perizia disposta dal Ministero pubblico ha stabilito infatti il punto esatto da dove si sono innescate le fiamme.
Purtroppo manca un tassello importante. L'esame sui pochi resti rimasti dell'edificio non ha consentito agli esperti di stabilire le cause del rogo . Da Losanna, gli specialisti dell'università, hanno esaminato diverse piste: valutato il corretto funzionamento dell'impianto molitorio, come quello elettrico, non restava che l'ipotesi di un incendio doloso. Ma nessuna di queste ha trovato riscontro. Dalle indagini è risultato invece che non c'erano lacune nella manutenzione o nella pulizia del Mulino.
L'inchiesta potrebbe concludersi quindi con un non luogo a procedere. E la decisione di Zaccaria Akbas, titolare dell'inchiesta e procuratore pubblico, dovrebbe arrivare a breve.






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