Cerca e trova immobili
LUGANO

Il Covid al decimo piano: sospese le visite

Quattro pazienti e alcuni operatori contagiati dal Covid. Prognosi favorevole ma le visite al decimo piano sono sospese
Tipress
Il Covid al decimo piano: sospese le visite
Quattro pazienti e alcuni operatori contagiati dal Covid. Prognosi favorevole ma le visite al decimo piano sono sospese
Il direttore sanitario dell'ORL, professor Paolo Merlani: «La situazione attuale rende molto difficile stabilire la catena di contagio. Nel dubbio si interviene per preservare la salute di tutti»
LUGANO - Il virus è tra noi e le strutture sanitarie, nonostante i severi protocolli, non sono un mondo a parte. Così l’Ospedale Civico di Lugano (ORL), dove negli scorsi giorni il coronavirus ha fatto la sua comparsa nel reparto...

LUGANO - Il virus è tra noi e le strutture sanitarie, nonostante i severi protocolli, non sono un mondo a parte. Così l’Ospedale Civico di Lugano (ORL), dove negli scorsi giorni il coronavirus ha fatto la sua comparsa nel reparto di medicina al decimo piano. «Alcuni pazienti e operatori sono risultati positivi al test» si legge in una nota con le immediate contromisure prese dalla Direzione. Tra cui spicca la decisione di sospendere in via precauzionale e temporanea la possibilità di effettuare visite ai degenti del piano interessato.

Quattro contagiati: stanno bene - Nel contempo i pazienti positivi sono stati trasferiti nelle strutture ospedaliere preposte al Covid, mentre gli operatori contagiati sono stati posti in isolamento e tutti i pazienti del reparto di medicina e le rispettive famiglie sono stati avvisati. «Si tratta di singoli collaboratori e di quattro pazienti - precisa il Professor Paolo Merlani, direttore sanitario e primario di medicina intensiva -. Stanno tutti bene, non necessitano di ossigeno e alcuni sono già stati dimessi. Anche i collaboratori stanno bene e sono in isolamento a casa. Un paziente, purtroppo, è deceduto in seguito alle malattie di cui soffriva. Non a causa del Covid».

Il piano isolato - La sospensione delle visite agli ospiti è stata accompagnata dalla decisione di non accettazione di nuovi pazienti al 10° piano. «Al Civico abbiamo la fortuna di avere per la cosiddetta medicina interna anche il 9° e l’11° piano dove vengono ora deviati i pazienti in entrata. I pazienti rimasti al 10° sono invece stati suddivisi uno per camera» spiega il Professor Merlani.

Nel dubbio si interviene - Nonostante tutti i protocolli, le misure di protezione e le precauzioni il rischio di contagio in una struttura ospedaliera non può essere escluso a priori rileva la direzione dell’ORL. Con le misure prese il focolaio sembra essere stato circoscritto: «La situazione odierna, per cui quasi ognuno di noi ha un parente o un conoscente malato di Covid, rende molto difficile stabilire una catena di contagio. Quando però, come in questo caso, alcuni pazienti e collaboratori risultano malati, pur senza riuscire a individuare una connessione, nel dubbio si interviene per preservare la salute di tutti. Come già avvenuto anche al San Giovanni e all’OBV» dice Merlani.

I test a tappeto finora negativi - Quale ulteriore misura all’ORL è stato effettuato un test di prevalenza del Covid a tappeto sui pazienti e sul personale. «Sono test che vengono effettuati regolarmente. Nell’ultima prevalenza, iniziata ieri, finora tutti i pazienti e i collaboratori risultano negativi». Il focolaio è dunque circoscritto, anche se nel mondo esterno il virus circola. Da qui le visite sospese ai pazienti del 10° piano: «Per essere sicuri di esserne usciti. Sappiamo che sono situazioni durissime per le famiglie, ma è molto importante preservare la salute di tutti. Abbiamo allestito un sistema di videochiamate e chiamate coi familiari. È una situazione transitoria e speriamo di poter tornare presto alle visite» conclude il direttore sanitario dell’ORL.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE