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Alla sbarra compariranno tre ingegneri e un impresario costruttore. Dovranno rispondere di franamento, violazione delle regole dell’arte edilizia e perturbamento della circolazione
LUGANO - Andrà in scena fra un mese esatto il processo relativo al crollo avvenuto l'8 giugno 2017 nella galleria del San Salvatore.
I quattro imputati - tre ingegneri e un impresario costruttore - dovranno infatti comparire davanti alla Corte delle Assise Correzionali di Lugano - presieduta dal giudice Mauro Ermani - mercoledì 23 gennaio 2019. Il dibattimento - come anticipato dalla Rsi - durerà tre giorni.
I quattro, che negano ogni addebito, sono accusati di franamento, violazione delle regole dell’arte edilizia e perturbamento della circolazione.
Il crollo di parte della parete del tunnel, ricordiamo, era stato provocato da diversi fattori, alcuni dei quali legati direttamente ai lavori di ripristino effettuati solo due anni prima. Carenze erano state riscontrate sia a livello progettuale, sia a livello esecutivo. Ad esempio l’assenza dei fori di sfogo dell’acqua, come stabilito dalla perizia giudiziaria, ha avuto un ruolo non indifferente nel cedimento del calcestruzzo.
