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ZURIGOOccupazione, pessimismo in Ticino

13.09.16 - 07:42
Il rischio di un nuovo apprezzamento del franco sull'euro e le incertezze politiche pesano sulle prospettive riguardanti il mercato del lavoro in Svizzera
Occupazione, pessimismo in Ticino
Il rischio di un nuovo apprezzamento del franco sull'euro e le incertezze politiche pesano sulle prospettive riguardanti il mercato del lavoro in Svizzera

ZURIGO - 

Il mercato del lavoro dovrebbe rimanere stabile in Svizzera nei prossimi tre mesi. È quanto emerge dal barometro di Manpower, secondo il quale oltre nove datori di lavoro su dieci non prevedono cambiamenti nel numero di impieghi nel quarto trimestre del 2016. Negative le aspettative per il Ticino.

"Questa relativa stabilità di prospettive è probabilmente influenzata anche dal voto in favore della Brexit, che rafforza le incertezze politiche e il rischio di un nuovo apprezzamento del franco sull'euro", rileva Herbert Beuchat, direttore ad interim di Manpower Svizzera, citato in una nota. L'agenzia di collocamento ha interrogato 750 datori di lavoro tra il 20 luglio e il 2 agosto.

La "previsione netta sull'occupazione" - ossia il saldo tra chi intende aumentare e chi prevede di ridurre gli effettivi - in termini destagionalizzati risulta essere dell'1% nel periodo in esame, in crescita di un punto rispetto al trimestre precedente, così come su base annua.

A livello regionale, in Ticino si registrano le aspettative di assunzione più basse del Paese (-3%), mentre nell'Espace Mittelland le più elevate (+7%). Positive le previsioni per Zurigo (+4%) e per la regione del Lemano (+1%), mentre è attesa una stagnazione nella Svizzera orientale.

Quanto ai vari rami, i datori di lavoro attivi nel settore alberghiero e della ristorazione così come quelli del commercio presentano prospettive incoraggianti per gli ultimi tre mesi dell'anno dopo quattro trimestri consecutivi cupi, sottolinea Manpower.

Il settore delle attività finanziarie, delle assicurazioni, immobiliare e dei servizi alle imprese segna la previsione netta sull'occupazione più elevata (+5%), nonostante una forte contrazione rispetto al trimestre prima (5 punti). Il ramo alberghiero e della ristorazione mostra lo stesso risultato (+5%) per le intenzioni di assumere personale, con l'incremento maggiore rispetto ai tre mesi precedenti (7 punti) e a un anno prima (19 punti).

Al contrario i datori di lavoro del settore dell'agricoltura, della caccia e della selvicoltura, quelli dell'industria manifatturiera nonché quelli dell'industria estrattiva registrano invece la previsione netta sull'occupazione più bassa (-2%). Il ramo dei trasporti e della comunicazione (-1%) presenta invece la flessione più marcata in ritmo annuale (10 punti). I settori del commercio e quello dei servizi pubblici e sociali segnano un rialzo del 3%, tornando alla crescita dopo quattro trimestri negativi.

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